Carlos Augusto, l'oro di Monza: i dati da top, l'idolo Marcelo e il fantacalcio

Il brasiliano è nella classifica dei migliori cinque difensori che hanno prodotto più gol e assist nei cinque maggiori campionati in Europa
Carlos Augusto, l'oro di Monza: i dati da top, l'idolo Marcelo e il fantacalcio© www.imagephotoagency.it

Le cose nate per caso sono spesso le più belle, come l'amore di Carlos Augusto per il calcio. "Dopo il mio compleanno ho chiesto a mio padre di iscrivermi in una scuola solo perché ero troppo scarso. Non avrei mai pensato di diventare un calciatore professionista" - ha rivelato a Dazn. Il regalo più azzeccato. Il difensore brasiliano ha fatto innamorare milioni di fantallenatori e soprattutto i tifosi del Monza. Alla sua prima stagione in Serie A sta già lasciando il segno ed è entrato, dopo l'ultima partita contro la Sampdoria, nella top 5 dei difensori con più partecipazione al gol (4 reti e 3 assist). 

Da "gamba di legno" a "macchina da bonus": la favola di Carlos Augusto

In Brasile si mangia con il pallone tra i piedi e ci si sveglia tenendolo in braccio. Eppurre l'approccio di Carlos Agusto con il calcio non è stato il classico amore a prima vista. "I miei amici mi chiamavano gamba di legno, ero il più scarso. Ora mi faccio una risata" - ha detto sempre a Dazn. Quando Galliani lo portò in Italia, acquistandolo dal Corinthians, lo definì come il "Serginho di Monza". Un colpo da condor. Il suo idolo però è un altro: Marcelo. Corsa, tecnica e tanta visione. Il classe 1999 ha rispettato sul campo queste caratteristiche. Ora la sua gamba è d'oro, soprattutto per i fantallenatori, che possono contare sul difensore con la fantamedia migliore in Italia (ben 6.85).

Il suo gioco è esploso con Palladino, avanzando il raggio di azione e diventando ancora più decisivo. Da allievo di Juric e Gasperini, l'allenatore sfrutta molto gli esterni. Carlos ringrazia e pensa già al futuro, con umiltà, ma anche tanta personalità: "Voglio portare in Monza in Champions League". Da un brasiliano che non sapeva stoppare un pallone e che ora ci balla la samba ci si può aspettare di tutto. Come nei sogni, che poi diventano realtà.

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