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NAPOLI - Le mosse del Napoli erano scontate, ma ieri pomeriggio è stato lo stesso legale del napoli, Mattia Grassani, ad anticipare la decisione di ricorrere contro la squalifica di Higuain e del tecnico Sarri. L'ufficialità è arrivata poi attraverso un comunicato ufficiale della società. I legali azzurri puntano sulla "involontarietà" del gesto irriguardoso. Questa la spiegazione: Higuain non vuole aggredire Irrati, ma appoggia le mani sul suo petto solo per "respingerlo" o per frenarne la corsa mentre Irrati gli sta andando incontro.
VOGLIAMO LA RIDUZIONE - Il legale della società partnopea, l'avvocato Mattia Grassani, spiega ai microfoni di Radio Kiss Kiss la tesi difensiva della società e l'obiettivo del ricorso: «Quattro turni per Gonzalo sono troppi. Una volta letti gli atti abbiamo deciso di presentare ricorso, perché tra quello che ha scritto l'arbitro nel referto e quello che ha deciso il Giudice Sportivo esistono delle discrepanze. Per quanto riguarda il ricorso, adesso ci vogliono 7 giorni per depositarlo. Obiettivo? Chiederemo la riduzione della squalifica a due giornate, oppure tre nel caso la prima richiesta non venga accolta. Sarri? Nel suo caso il ricorso sarà presentato già nella giornata di domani». Alla domanda se Higuain sarà presente al giudizio davanti alla Corte Federale il legale: «L'ipotesi che venga ascoltato personalmente è concreta, è un suo diritto e ne ha piena facoltà. Il giocatore vuole spiegare cos'è accaduto durante la gara»