© BartolettiTORINO - Alla vigilia della super sfida di Champions contro il Real, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha concesso una lunga intervista allo spagolo El Pais. Ha parlato, tra le altre cose, della sua stima per Allegri e di quanto il tecnico della Juve in passato sia stato vicino alla squadra azzurra.
HIGUAIN - "Il Real non gli ha dato la visibilità che ha trovato nel Napoli. Però a volte i media creano eroi che non sempre riescono a supportare un peso culturale e identitario. Sono ragazzi giovani. Però ci sono altri giocatori che io considero parte della mia famiglia e mi vedono come un padre. Quelli che non sono così, meglio venderli dopo tre anni. Higuain ha disputato una delle sue migliori stagioni, ma l'anno prima ci aveva fatto perdere la qualificazione in Champions sbagliando il rigore decisivo (contro la Lazio, ndr)".
IL PIPITA NON VOLEVA CALLEJON - "Il nostro rapporto? Non andavo a cena con lui, ma conoscevo bene la sua famiglia, ha un padre straordinario. Il fratello mi diceva sempre: 'A Gonzalo non piace giocare con Callejon, compra altri giocatori'. Non l'ho mai preso in considerazione perché io amo Callejon ed è per questo che gli ho fatto un contratto di altri quattro anni. Non sono un uomo che accetta compromessi".
BENITEZ - "Rafa è un grande allenatore, conoscitore di calcio, ma che ha confuso quello inglese con lo spagnolo e l'italiano. E' stato un suo limite. Era estremamente innamorato di quella città che ha i Beatles e il calcio. Però a parte questo non so cosa altro: io ho vissuto a Madrid, dove ho passato un periodo meraviglioso, lo stesso a Barcellona. Ma a Liverpool?".
ALLEGRI - "Prima di Benitez, in realtà, avrei voluto Allegri. Per lui avevo un amore assoluto quando allenava il Milan e un giorno gli chiesi di venire. L'ho chiamato per tre mesi, ma mi diceva sempre di aspettare. Così a un certo punto pensammo a Benitez, lo incontrai a Londra e mi piacque. Sembrava un napoletano, era simpatico, mi invitò a mangiare e facemmo il contratto. E quando tornai a Roma mi chiamò Allegri e mi disse: 'Presente, io sono disponibile. Ma ormai era tardi'".