Milik: «Juve? Io tiferò Ajax. E occhio a Schone»

Il polacco del Napoli: «Mi sono allenato tanto sulle punizioni, il segreto è la rincorsa. Alla Lazio il gol più bello»
Milik: «Juve? Io tiferò Ajax. E occhio a Schone»© Bartoletti

NAPOLI - Trascinatore contro la Roma all'Olimpico domenica scorsa, l'attaccante del Napoli Arkadiusz Milik ha rilasciato un'intervista esclusiva a Dazn: "Ho rivisto un po' di volte il mio gol contro i giallorossi, i tifosi me lo mandano anche su Instagram. E' un bel gol, lì per lì non ci ho pensato, ho pensato solo a vincere la partita. Se lo avessero fatto Messi o Ronaldo? Sono chiacchiere tra tifosi, non mi interessano: so che i tifosi in tutto il mondo parlano, per loro uno è scarso, per un altro magari è fortissimo. Io non mi sento sottovalutato solo perché mi chiamo Milik. Gioco nel Napoli! Sono abituato alle critche, non mi danno fastidio".

RE DELLE PUNIZIONI - Il classe '94 è un cecchino su punizione: "Mi sono allenato tanto sui calci da fermo. Ognuno ha la sua maniera di batterle: Ronaldo, David Luiz, Drogba. Io ho visto tanti video di tiratori forti, magari qualcosa ho preso". Un po' del merito della sua crescita è anche del tecnico: "Ancelotti ci concede sempre un giorno per provarle, ha visto che in allenamento facevo bene e mi ha dato fiducia. Contro il Parma ha detto a Koulibaly di dirmi di batterla sotto la barriera, ci ho pensato: poteva funzionare e infatti è andata bene". C'è un segreto nelle sue traiettorie: "La cosa piu' importante e' la rincorsa, se non la faccio bene, non riesco a calciare bene. So che assomiglia a un passo di danza, ma non dite che parea quella di Lewandowski, perché io sono stato il primo. La chiamerei la Polka di Milik, è un nome che mi piace. Quella contro la Lazio la punizione più bella".

L'AJAX - Milik prima di approdare in Campania sfondava le reti in Olanda, con la maglia dell'Ajax prossimo avversario della Juventus in Champions League: "Contro i bianconeri sara' difficilissimo, loro sono favoriti, ma io tifo Ajax. Ad Amsterdam ho tanti ex compagni: occhio a Lasse Schone, lui le punizioni le batte benissimo".

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