Napoli, Ancelotti: «Non vogliamo vendere, ma resta solo chi vuole»

Il tecnico presenta la trasferta di Frosinone annunciando due importanti defezioni: «Out Insigne ed Allan». Sul gap con la Juventus: «Non ci ha penalizzati: in molte occasioni, potevamo gestire meglio il risultato»
Napoli, Ancelotti: «Non vogliamo vendere, ma resta solo chi vuole»© FOTO MOSCA

NAPOLI - Il Napoli domani sarà impegnato nell'anticipo delle 12.30 sul campo del Frosinone. Gli azzurri, reduci dalla sconfitta interna contro l'Atalanta, dovranno affrontare una formazione alla ricerca di punti utili in chiave salvezza. Carlo Ancelotti, intanto, in conferenza stampa ha parlato della gara, ma anche del difficile momento che sta attraversando la squadra e l'attaccante partenopeo Lorenzo Insigne, su cui si susseguono le voci di mercato

IL MOMENTO- Nelle ultime quattro uscite stagionali gli azzurri hanno conquistato solo una vittoria, poi sono arrivate due sconfitte, contro Empoli e Atalanta, e il pareggio interno contro il Genoa. A tal proposito, il tecnico di Reggiolo commenta: «All’interno del gruppo c’è la volontà di chiudere questo momento negativo e di focalizzarsi sul nostro obiettivo, ovvero quello di arrivare al secondo posto il prima possibile e alla qualificazione in Champions. Faremo una bella partita contro il Frosinone e cercheremo di vincere per voltare pagina. Il secondo obiettivo non era dato per sicuro da molti a inizio stagione».

OUT INSIGNE ed ALLAN - Ancelotti ha anche annunciato che Lorenzo Insigne e Allan non saranno della partita domani: «Insigne non ci sarà, ha questo problema all’adduttore che lo frena e gli impedisce di esprimersi al meglio. Lo stesso discorso vale per Allan. Invece recupera Albiol, che si è allenato tutta la settimana anche se non credo partirà dall’inizio». Poi sempre su Insigne: «L’unico modo per uscire da questo momento è allenarsi e andare avanti. Si deve allenare al meglio e lo ha fatto. Non c’è nessun caso. È triste per i fischi ricevuti ma vuole guardare avanti. Come recuperarlo? Supportandolo e aiutandolo, cercando di metterlo nelle condizioni migliori per esprimere il suo potenziale. Lui è maturo per capire quale sia la strada da percorrere. Sono sicuro che se fosse stato bene avrebbe risposto sul campo alle critiche».

«RESTO» - Circa la sua permanenza sulla panchina partenopea Carlo Ancelotti afferma: «Si parla del mio stipendio rispetto ai risultati? Questo è sbagliato e ingiusto. Non è corretto. Ho estimatori all’estero, ma ho ancora più voglia di proseguire quel lavoro che ho iniziato. Ci sono tutte le condizioni ottimali per sentirmi più stimolato. Il resto sono solo chiacchiere».

LA SQUADRA - «Giocatori con poca personalità? Delle volte abbiamo notato alcuni limiti nella gestione delle difficoltà, questo ci ha penalizzato ma è un aspetto che va migliorato per la prossima stagione. Spesso si confonde l’aspetto fisico con quello psicologico o mentale. La brillantezza non si misura, è un dato soggettivo. La squadra è stata più o meno brillante, ma talvolta è la tattica che fa sembrare cose diverse. Le gare con l’Arsenal sono state condizionate dall’aspetto tattico, noi controlliamo tutte le ore la condizione e se ci fosse un calo l’avremmo percepito. Più che altro sono calate un po’ le motivazioni, a volte alla prima difficoltà ci smarriamo, come con l’Atalanta. In questo momento ci pesa essere usciti dall’Europa e questo condizione le prestazioni».

EUROPA LEAGUE -  L'ex allenatore di Juventus e Milan è anche tornato sull'eliminazione in Europa League contro i Gunners, che ha creato malcontento tra i tifosi, i quali volevano la Coppa. «I tifosi pretendevano la Coppa? Si pretende impegno, volontà, concentrazione. Pretendere un risultato non può farlo nessuno. I tifosi meritano tutto l’impegno possibile, e c’è sempre stato, salvo la superficialità in qualche occasione. E sarà garantito anche in futuro. Si aspettano risultati legati ai titoli, ma anche per me il Napoli lo merita. Io garanzia di vincere qualcosa in futuro? La garanzia che posso dare è il massimo impegno per società e tifosi che mi apprezzano e mi fanno stare bene. Sto bene qui e farò tutto quello che è nelle nostre possibilità e pure di più».

JUVENTUS - Gli azzurri durante il corso della stagione non sembrano mai aver impensierito veramente la Juventus per il discorso scudetto. Sul gap con i bianconeri Ancelotti è chiaro: «Non è stato il gap con la Juventus a penalizzarci in questa stagione. Potevamo gestire meglio il risultato in diverse occasioni. Questo lo si può limare con l’arrivo di nuovi giocatori e con la massima dedizione da parte di tutti. Cessioni? Non c’è nessuna esigenza di vendere i migliori. Faremo un mercato positivo. Se poi qualcuno vuole andare via, allora non sarò io a trattenerlo a tutti i costi. Il girone di ritorno non ha cambiato i nostri piani sul mercato. Vorremmo che fosse finito prima del ritiro ma non sarà così purtroppo».

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