Napoli, De Laurentiis sfida la Juve: "In due anni vinciamo in Italia ed Europa"

Il patron degli Azzurri a 360 gradi: "Prezzi pazzi per colpa delle inglesi! Se Maguire vale 93 milioni, Koulibaly ne vale 250. Lozano piace, James ha la garanzia di Ancelotti"
Napoli, De Laurentiis sfida la Juve: "In due anni vinciamo in Italia ed Europa"© www.imagephotoagency.it

NAPOLI - Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, intervistato da Espn, commenta così le attuali cifre del calciomercato internazionale: "Il problema dei costi maggiorati dei calciatori dipende dall'Inghilterra, perché lì ci sono tanti soldi, molti di più rispetto a Spagna, Italia, Germania e Francia. Se un club ha a disposizione 800 milioni di sterline, non è un problema offrirne 80-90-100 per un solo calciatore. Non c'è lo stesso tipo di competitività tra le società inglesi e quelle di altri Paesi. Koulibaly? Ha una clausola: 150 milioni di euro. In Inghilterra, lo sapete, possono spendere 93 milioni per un calciatore che al Napoli avrei preso per massimo 25-30, massimo 35 milioni milioni. Allora, se Maguire costa 93 milioni di euro, uno come Koulibaly vale 250 milioni? A questo punto devo pensare questo".

"Quest'anno e il prossimo possiamo vincere in Italia ed Europa"

Il patron degli Azzurri lancia poi la sfida alla Juventus ed alle big del Vecchio Continente: “Ogni anno proviamo a migliorare la squadra. in alcuni anni ci riusciamo, iln altri meno. Credo che il Napoli quest'anno e il prossimo avrà più chances di poter vincere qualcosa di importante sia in Italia che e in Europa. Ogni anno ci vengono chiesti venti nuovi giocatori che è una cosa irreale perché non stiamo giocando a un videogame”. Poi, sui possibili prossimi innesti: “Stiamo seguendo Lozano dallo scorso gennaio, noi sappiamo esattamente. Può essere un buon acquisto per il Napoli così come James Rodriguez oppure altri come il brasiliano Everton, o tanti altri. Quello che mi piace di Lozano è il suo essere giovane a livello d’età, a differenza di James che tuttavia ha maggiore esperienza e ha giocato due volte con Ancelotti. E ciò è una garanzia. Noi dobbiamo considerare chi può aiutare maggiormente la squadra: io ho una mia idea, Giuntoli ne ha un’altra, Ancelotti un’altra ancora. Il giudizio è molto personale, non importa cosa possa dire io”.

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