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NAPOLI - Arkadiusz Milik si è sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato uno stato di sofferenza mio-tendinea nella zona addominale. Ieri il polacco ha proseguito la tabella personalizzata per recuperare dall’infortunio che lo terrà nella lista degli indisponibili per la partita di sabato a Milano contro i rossoneri e per il match di mercoledì in Champions a Liverpool. Carlo Ancelotti è concentrato sulla gara di campionato e la defezione del polacco rappresenta un grosso problema. L’attaccante acquistato dall’Ajax nell’estate del 2016 per 32 milioni di euro ha firmato 5 degli ultimi 6 gol realizzati dal Napoli nella Serie A 2019-2020. L’altro l’ha segnato Maksimovic nel controverso turno infrasettimanale al San Paolo contro l’Atalanta. Tornando a Milik, non è un caso che la squadra di Ancelotti sia rimasta a secco nell’ultima gara contro il Genoa (0-0) prima della sosta. Partita disputata senza la possibilità di poter contare sul polacco che a causa dell’infortunio ha dovuto abbandonare anzitempo il ritiro della Nazionale.
Sabato a Milano il Napoli dovrà cercare di vincere. L’assenza di Milik rappresenterà un ostacolo in più, perché le altre punte presenti nell’organico azzurro sono a digiuno in campionato ormai da un pezzo. Dries Mertens non segna in Serie A dal successo interno contro il Brescia (2-1). Era il 29 settembre e da allora sono trascorsi quasi 2 mesi. Il belga, toccato duro in Nazionale, continua a soffrire della sindrome del “top scorer all time” della storia del Napoli. Così come successe ad Hamsik, il miglior cannoniere azzurro di tutti i tempi con 121 reti all’attivo, anche Mertens ha rallentato a pochi passi dal traguardo. Dopo aver scavalcato Maradona, vecchio spauracchio dello slovacco, il belga ha puntato il primato di Hamsik ma la sua media gol sta calando proprio sul più bello. Per diventare l’azzurro più prolifico di sempre, Mertens – fermo a quota 116 reti – deve realizzare altri 6 gol. Ancelotti spera che ne realizzi qualcuno già al Meazza.