Gattuso: "Troppi 18 punti dall'Inter. Koulibaly non ci sarà"

Il tecnico del Napoli presenta la sfida contro i nerazzurri al San Paolo: "L'undici di Conte è una grande squadra. Vorrei vedere l'entusiasmo che ho visto fin dal primo giorno. Grande fiducia in Fabian Ruiz. Ibrahimovic? Sembro il nonno"
Gattuso: "Troppi 18 punti dall'Inter. Koulibaly non ci sarà"© www.imagephotoagency.it

NAPOLI - Gattuso in conferenza alla vigilia di Napoli-Inter, big match del 18esimo turno di Serie A. Nel presentare la gara, Gattuso spiega: "Non dobbiamo pensare di avere un ciclo terribile ma solo alla partita di domani. Ci manca un giorno, bisogna fare una grandissima prestazione. Affrontiamo la squadra più forte a livello fisico, che abbina a questo grande qualità e ha un allenatore fortissimo. Se facciamo la partita di Sassuolo saranno guai per noi, dobbiamo ripartire dagli ultimi 25/30 minuti di quella partita. Su cosa migliorare? Nel tenere il campo, nella sofferenza. Abbiamo margini di miglioramento, solo il campo ci porta a migliorare. Voglio vedere l'entusiasmo, la voglia che i ragazzi stanno mostrando dal primo giorno. Vedo gli occhi di chi mi sta dando tutto"". A chi gli chiede se questa gara vale di più per lui visti i suoi trascorsi al Milan, Gattuso risponde: "Sinceramente no. Oggi sono l'allenatore del Napoli e ne sono orgoglioso, il passato è passato. Penso all'Inter che è un grandissimo avversario, ha giocatori forti e una mentalità vincente". Su Mertens: "Ha lavorato solo tre giorni senza palla avvertiva dolore e abbiamo deciso di fargli fare una risonanza magnetica. Ha un'edema all'adduttore per cui abbiamo deciso di mandarlo in Belgio dal suo uomo di fiducia per delle manipolazioni. Tornerà qui mercoledì." Per rispondere alla domanda su chi giocherà domani al fianco di Manolas, Gattuso risponde:"C'è Luperto, abbiamo provato anche Di Lorenzo. Vedremo chi sta meglio"

Confronto su Ibrahimovic

"Guardo le sue foto, sembro il nonno perché questo lavoro ti distrugge. Che regalo voglio? Nessuno. Vorrei una squadra orgogliosa, il mio obiettivo è quello di riuscire a far ritornare l'entusiasmo, di respirare un'aria diversa, che i tifosi vengano al San Paolo. Io ho giocato in questo stadio, non è facile farlo. Voglio rivedere quello, mi piacciono gli ambienti caldi mentre ultimamente lo vedo freddo e ci sta, a causa di tutte le problematiche. Ma dobbiamo essere bravi a riaccendere l'entusiasmo, se questo accade diventa tutto più bello. Da parte mia c'è grande responsabilità, dobbiamo essere gli artefici di tutto questo".

Sul mercato

Il tecnico del Napoli non risponde sul capitolo mercato: "Non è corretto parlarne, voglio rispettare il gruppo che ho. Se arriverà qualcuno, poi spiegherò il perché. Mi piace lavorare con le coppie, a centrocampo ci manca qualcuno"

Su cosa deve migliorare il Napoli

C'è da migliorare sulla fase difensiva, ma per Gattuso il punto è un altro: "Si tratta di collettivo. Qualcosa di buono a Sassuolo si è visto, i nostri terzini hanno fatto meglio rispetto alla gara con il Parma e bisogna continuare su questa strada. Roma non è stata costruita in un giorno, ci è voluto del tempo e noi dobbiamo continuare in questo modo". Cosa voglio vedere? Un Napoli che riesca a soffrire quando c'è da soffrire. Voglio vedere la squadra fare una corsa in più, dare tutto, anche perché poi quando abbiamo la palla nei piedi sappiamo cosa fare. Voglio vedere questo tipo di Napoli". Poi continua: "Dopo la partita contro il Sassuolo ho detto che non siamo guariti, il primo tempo è stato imbarazzante. Ma siamo stati bravi a restare in partita, perché poi una squadra come la nostra poi può uscire fuori con la qualità. Abbiamo fatto qualcosa di diverso nel secondo tempo uscendo fuori, però questo non basta per raggiungere qualcosa d'importante"

Su Insigne, Fabian Ruiz e Koulibaly

Su Fabian Ruiz, Gattuso è sicuro: "Chi ha giocato a calcio sa che qualche prestazione al di sotto delle aspettative può arrivare. Grandissima fiducia in lui e in tutta la squadra. Fabiàn non si è allenato bene negli ultimi giorni, ma se starà bene scenderà in campo e giocherà". Se qualcuno ha dubbi su Insigne, il tecnico del Napoli prova subito a fugarli tutti:"Lo dite voi che non è un uomo, ha fatto tanto in carriera ma nessuno gli ha mai regalato niente. Quando vede che i miei giocatori danno il cuore, io sono pronto a dargli tutto. Da quando sono arrivato, questa squadra mi sta dando tantissimo e anche di più. Questa è la strada giusta. Insigne è penalizzato dal fatto di essere napoletano, quando accade qualcosa è il primo a prendere gli insulti. Ora deve pensare solo ad allenarsi e a migliorare la sua condizione fisica". Koulibaly, invece, non ci sarà: "Ci abbiamo provato, grande disponibilità da parte sua ma non è il caso di rischiare di perderlo per tanto tempo. Mi sembra corretto rispettare il calciatore".

Cosa significa essere leader

Sul concetto di leader, Gattuso spiega la sua visione: "Essere coerenti, non aprire la bocca tanto per farlo. Arrivare prima degli altri agli allenamenti e dare l'esempio. I compagni ti fanno diventare leader, il gruppo di lavoro e non te ne accorgi. Cominciano a chiederti, a seguirti. I comportamenti e gli esempi creano i leader. Non devo esserlo io, devo solo mettere le regole e farle seguire. Poi bisogna responsabilizzare non solo un calciatore, ma più di uno". Sul ruolo di Elmas, invece: "In questo momento i vertici bassi sono Fabiàn Ruiz e Gaetano, Elmas lo vedo più mezzala. Anche Allan ha sempre giocato mezzala. Anche io ho giocato davanti alla difesa qualche volta, ma non era il mio ruolo. Allan fa la mezzala, è il suo ruolo. È portato a guardare in avanti, gli piace pressare in questo modo, ma lo sapevo già"

Il gap con l'Inter

"Conte ha dato una mentalità importante. E' una squadra che combatte su ogni pallone e abbina grandi qualità. L'Inter gioca con il collettivo e tutto questo è merito di Antonio Conte. Tutto ciò mi piacerebbe vederlo anche a Napoli. Sono 18 punti di differenza, all'inizio era impensabile per come erano andate le ultime stagioni. In questo momento la distanza è troppa, i valori del Napoli sono importanti. Non dobbiamo guardare la classifica ma pensare partita dopo partita e a migliorare quotidianamente, per poi raccogliere quello che facciamo durante la settimana. Ora pensiamo solo alla partita contro l'Inter, che è molto importante".

Spirito di squadra

Gattuso mette sempre la squadra prima di tutto: "Il singolo calciatore ti può far vincere una partita, ma il gruppo ti dà la continuità. Spero di raggiungere presto il giusto spirito di squadra, dobbiamo continuare a lavorare e penso che tra qualche settimana potremo tirare la prima linea e fare un bilancio".

Su Lozano

"L'ho visto molto bene negli ultimi giorni. Abbiamo cambiato modo di lavorare, se andate a vedere negli ultimi due anni ha giocato da esterno nel 4-3-3. Ma deve migliorare, non deve fare 20 o 30 scatti per poi non averne più ma 120/130 come faceva al PSV. Se riesce a fare questo, per noi può essere molto importante. Ora Callejon è più avanti, conosce il campionato italiano. Lozano nei primi mesi ha giocato da punta, voglio vederlo sempre come l'ho visto negli ultimi giorni"

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