© Marco Canoniero
NAPOLI - Un solo gol, uno soltanto per apporre la sua firma in calce alla storia del Napoli. Dries Mertens aspetta la gara di sabato contro l’Inter anche per diventare il bomber che ha fatto più gol nella storia del Napoli. Una sola rete, una solamente, per superare Marek Hamsik, già raggiunto in vetta a quota 121 gol (il belga in 7 stagioni, lo slovacco in 12) grazie all’exploit dello scorso 25 febbraio agli ottavi di Champions, contro il Barcellona in un San Paolo per l’ultima volta bollente, prima del doloroso lockdown. Mertens si vuole fare questo regalo e lo vuole fare alla tifoseria che sarà costretta a seguire il match davanti alla tv, segnare quella rete storica che, magari, possa anche servire al Napoli per ottenere la finale di Coppa Italia che agli azzurri manca da 6 anni, da quel 3 maggio 2014, quando, battendo la Fiorentina all’Olimpico, fu alzato per la quinta volta il trofeo nella mestizia dell’attentato a Ciro Esposito.
Mertens affronterà la squadra allenata da Conte per la decima volta e nei nove precedenti ha segnato anche due reti, la prima nel suo primo confronto diretto con l’Inter (stagione 2013-2014 finì 4-2 al San Paolo) e la seconda in occasione del suo ultimo match (stagione 2018-2019, si concluse 4-1 a Fuorigrotta). Mai ha fatto gol ai prossimi avversari in Coppa Italia e chissà che sabato non possa essere per lui anche l’occasione giusta per festeggiare con un gol, più volte storico, la firma sul nuovo contratto con il Napoli. Rinnovo che aveva parecchio illuso l’Inter. Il dg Marotta sembrava ormai convinto di aver strappato il sì a Mertens, con un’offerta superiore a quella del Napoli (6 milioni a stagione invece dei 4 che gli darà De Laurentiis), senza sapere che il desiderio di Dries è ancora oggi quello di restare a Napoli.
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