Napoli, Petagna e Insigne faranno gli straordinari per Gattuso

Il tecnico è costretto a chiedere ai due di sacrificarsi, anche se sono acciaccati e avrebbero bisogno di riposo
Napoli, Petagna e Insigne faranno gli straordinari per Gattuso© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

NAPOLI - Un tempo si sarebbe parlato di “lavori forzati”, oggi ci si affida ad una espressione della lingua francese, entrata nella consuetudine linguistica del nostro idioma: tour de force. Cioè, un’azione che richiede uno sforzo fisico e psichico eccezionale, qual è infatti il calendario a cui è sottoposto il Napoli. Nel mese di gennaio sono state 9 le partite giocate, tra cui match da dentro o fuori come la finale di Supercoppa con la Juventus e quelle di coppa Italia contro Empoli e Spezia. Nove partite disputate in 28 giorni, per la media di una ogni 3 giorni, ritmo identico a quello che hanno sostenuto l’Atalanta e la Juventus, cioè formazioni che hanno battuto e pareggiato contro il Napoli con un rendimento anche superiore. Perché? Semplice: alle due avversarie non sono mancati attaccanti fondamentali quali sono Mertens e Osimhen per il Napoli. 

Cosa servirebbe per ritrovare il miglior Napoli? Innanzitutto potersi allenare per una settimana intera e poi riavere Mertens e Osimhen nella stessa condizione che aveva permesso al Napoli di essere indicato, ad inizio stagione, come una squadra in grado di lottare per lo scudetto. Ma sono ipotesi non praticabili nell’immediato e Gattuso dovrà continuare a stringere i denti, utilizzando con il bilancino i calciatori che hanno qualche acciacco pregresso oppure vittime di stanchezza: Petagna ed Insigne. Il capitano è uscito dal campo mercoledì con un ghigno sul volto, poi sparito perché il problema al polpaccio è risultato essere solo una forte contusione muscolare. Anche Petagna avverte un problema analogo e si sta trascinando la problematica dalla sfida contro la Fiorentina del 17 gennaio. Per poter guarire, dovrebbe riposare, ma non può. E così, quello che era considerato la terza (se non quarta) punta centrale del Napoli, si è ritrovato ad essere quello più utilizzato da Gattuso: 27 volte in campo l’ex Spal, contro le 26 di Insigne, le 21 di Mertens e le 11 appena di Osimhen. 

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