Osimhen, l'oro di Napoli

L'attaccante sta trascinando gli azzurri verso la Champions con 6 reti nelle ultime sei gare

NAPOLI - Il futuro è un acronimo ancora tutto da decifrare in questo “adesso” che non concede distrazioni. Un passo falso, anche soltanto uno, sarebbe non più rimediabile ora che mancano soltanto 270 minuti al termine di una stagione mai tanto incerta negli ultimi 10 anni. Un punto, anche soltanto uno di vantaggio sul quinto posto, potrebbe valere oro per il Napoli chiamato a giocare (e vincere) contro Udinese (oggi), Fiorentina (domenica) e Verona (il 23 maggio), tre squadre che non hanno più nulla da chiedere alla stagione e per questa ragione ancora più insidiose. Forse per altri, ma non per il Napoli visto all’opera sabato a La Spezia: un team concentrato, ben allenato e con un “iradiddio” davanti di nome Osimhen. Oramai Gattuso e lo spogliatoio si sono fusi in un solo traguardo da raggiungere, si capiscono solo guardandosi negli occhi e nessuno si sente escluso dalle scelte che il coach effettua gara per gara.

Osimhen punto fermo

Stasera al “Maradona”, tre giorni dopo l’1-4 conquistato in Liguria, Ringhio non si potrà permettere troppo turnover e ha messo in preallarme solo tre calciatori: Ospina , Mario Rui e Lozano, a La Spezia inizialmente in panchina, saranno fino all’ultimo momento in ballottaggio con Meret, Hysaj e Politano. Magari potrebbe avere nuovamente una chance Bakayoko , in alternativa a Fabian Ruiz poco brillante sabato scorso. L’unico punto fermo è Osimhen, anche se il giovane nigeriano con lo Spezia ha subito il quarto cartellino giallo ed è finito in diffida: un’ammonizione stasera e salterebbe la delicata trasferta di Firenze.

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