© FOTO MOSCANAPOLI - Mancano poche ore alla resa dei conti, per l’esito del campionato e per la programmazione della prossima stagione. Le due anime del Napoli, il presidente De Laurentiis e l’allenatore Gattuso, stanno vivendo lo stesso sentimento con prospettive contrapposte: il tecnico vuole conquistare la Champions Legue e poi salutare, il patron vuole incassare l’Europa dei ricchi e affidare la squadra a un altro allenatore. Mancano 90 minuti al termine, una gara intera da vivere col coltello tra i denti, perché il Verona non ha nessuna intenzione di prolungare la striscia negativa (5 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime 8 gare) in campionato e gli azzurri non possono sciupare il match ball per chiudere la partita Champions League.
De Laurentiis al Maradona... anche per Gattuso
Gattuso sembra intenzionato a confermare la stessa formazione che ha battuto la Fiorentina al Franchi, con una sola novità, Lozano al posto di Politano, per sfruttare la velocità del messicano lì dove l’Hellas concede più spazio: sugli esterni. Anche in difesa sarà confermata la coppia Manolas-Rrahmani che sta mostrando di aver sviluppato un ottimo affiatamento, con Koulibaly nuovamente convocato dopo l’infortunio dello scorso 2 maggio contro il Cagliari: il senegalese inizierà la gara dalla panchina. Domani De Laurentiis sarà allo stadio Maradona per seguire la gara, con la speranza di scendere negli spogliatoi al termine della stessa, per festeggiare e cercare un primo approccio con Gattuso. E’ un passaggio dovuto per lui, anche per non mostrarsi ostile al tecnico agli occhi di una piazza che ormai si riconosce nell’allenatore calabrese.
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