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NAPOLI - Emozioni, lacrime, brividi. Tutto questo a segnare una giornata in cui tutti gli occhi e i cuori dello stadio 'Diego Armando Maradona' sono rivolti a Lorenzo Insigne. "Grazie a tutti voi, grazie alla città nella quale ho gioito, sofferto e anche litigato qualche volta. Ma lo abbiamo fatto sempre insieme - ha detto in un breve discorso il capitano del Napoli prima del match contro il Genoa, il suo ultimo con la maglia azzurra davanti a 50mila tifosi partenopei -. Ogni addio lascia un po' d'amaro in bocca e so che mi mancherete. Ma i momenti indimenticabili che ho vissuto con voi li porterò per sempre con me".
Accoglienza da brividi
Destinato a trasferirsi in Canada per giocare nel Toronto, Insigne è stato accolto sul terreno di gioco dai compagni di squadra, dall'allenatore Spalletti e dal presidente De Laurentiis al quale i tifosi hanno indirizzato una sonora bordata di fischi. Solo applausi e cori d'incitamento invece per il capitano, che era accompagnato sul campo dalla moglie e dai due figli. Mertens gli ha consegnato una maglietta speciale con il numero 24 e Koulibaly un quadro interattivo sul quale potrà rivedere tutti i più importanti momenti vissuti nel Napoli, a conclusione di una lunghissima esperienza, con 433 partite giocate. In curva B è stato esposto uno striscione con la scritta: "La tua maglia più di tutte pesava perché era di chi veramente l'amava. Tu l'hai indossata con estro, orgoglio e dignità del fiero figlio di questa città".