Napoli, De Laurentiis: "Sarà una Serie A problematica". E sulla Superlega...

Parla il patron azzurro intervenuto a Wall Street Italia: "Basta competizioni farlocche, il Mondiale in Qatar un errore"
Napoli, De Laurentiis: "Sarà una Serie A problematica". E sulla Superlega...© ANSA

Un Aurelio De Laurentiis a tutto tondo quello intervenuto a Wall Street Italia: dal calcio italiano a quello internazionale fino ai conti del suo Napoli e il futuro del club. "Prendiamo le prime sei squadre dei campionati di Francia, Inghilterra, Italia, Spagna e Germania e facciamo un secondo campionato europeo in parallelo a quelli nazionali", la proposta del patron azzurro, un progetto che sembra correre al fianco della Superlega: "Ero contrario alla Superlega perchè non puoi fare un superclub di privilegiati che invitano gli altri, devi lasciare la porta aperta a tutti. Il calcioè passione ma anche industria e non lo si può minimizzare o dimenticare. Abbiamo lasciato alle istituzioni del calcio di farla da padrona. Uefa, Fifa e le varie Federazioni dovrebbero operare come dei segretariati al servizio dei singoli club e invece loro sono i deus e noi i poveri feudatari".

De Laurentiis: "I Mondiali in Qatar un errore"

"I cinque Paesi europei più importanti devono fare una competizione europea che al martedì, al mercoledì e al giovedì prenda il posto di quelle farlocche, dove tutti devono giocare contro tutti". Sfogo per De Laurentiis che parla anche della prossima Serie A nella quale ci sarà un alunga pausa per il Mondiale invernale in Qatar: "I campionati nazionali non devono avere 20 squadre, bisogna eliminare la non omogeneità di valore delle squadre ed essere credibili per la quantitàdi tifosi che hai. Bisogna anche cambiare le regole, i giovani si annoiano. Il prossimo campionat sarà atipico, a singhiozzo, perchè si è fatta questa stupidaggine di un accordo per il Qatar dove per forza si deve giocare il Mondiale d'inverno. Sarà un campionato annacquato da queste problematiche, di super grande allenamento. Siamo i fessacchiotti che pagano gli stipendi ai giocatori per mandarli in giro per gli altri".

De Laurentiis: "Napoli? Non vendo"

"Negli ultimi due anni, a causa di pandemia e recessione, il Napoli ha perso 220 milioni di euro - prosegue De Laurentiis - Ci stiamo leccando le ferite, recupereremo queste perdite in 4-5 anni e dobbiamo stare molto attenti. Ma il mondo del calcio non sa autogestirsi, facciamo il teatrino per gli altri, giochiamo senza pause, giochiamo 52-60 partite all'anno e se ne facessimo 100 sarebbero tutti felici e contenti. Perchè giocare Champions, Europa League o Conference League? Perchè l'Italia che ha vinto 4 Mondiali, nelle votazioni Uefa, conta un voto come San Marino? Perchè serve per fare adepti e rimanere al comando il più a lungo possibile". Il Napoli ancora al centro dei suoi progetti: "Da un pò di anni i fondi di investimento hanno visto che in Italia il calcio è una grande possibilità, una grande opportunità e hanno deciso di investire perchè così possono magari raddoppiare il loro investimento, Milan e Inter insegnano. Io sono assillato dai fondi, non ne posso più. Nel 2017-18 mi hanno offerto dall'America 900 milioni di dollari per vendere il Napoli ma sono un imprenditore puro che si diverte a fare impresa, lasciatemi giocare ancora. Un altro fondo mi ha offerto due miliardi e mezzo per dargli tutto, anche la Filmauro, ma non voglio andare in pensione, io mi diverto, sono eternamente in vacanza".

De Laurentiis: "Lavoriamo con onestà"

"Noi lavoriamo per i tifosi, con onestà , rispettando la maglia e cercando di fare gli investimenti corretti perchè a far saltare il banco ci si mette nulla - dice ancora De Laurentiis - Io non ho mai giocato a calcio e non voglio fare l'allenatore, il portiere, la punta, il difensore o l'arbitro, sto alla finestra a guardare e in questi 18 anni qualcosa ho imparato. Faccio il mio mestiere come l'allenatore e il ds fanno il loro, nel rispetto del tifoso che à al centro della nostra attenzione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...