CASTEL VOLTURNO (Caserta) - "Ora arriva Mourinho, il super-allenatore, di conseguenza bisogna sempre aumentare le nostre capacità, quello che sappiamo fare. Non lo so se loro penseranno a cosa sappiamo fare noi, ma noi pensiamo a noi, non a cosa pensa la Roma o cosa sa fare la Roma, ma solo la nostra forza. Lui è uno di quelli tremendissimi, ma conta sempre la squadra". Alla vigilia della trasferta - da ex - all'Olimpico, il tecnico del Napoli Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa: "È difficile per me non apprezzare il lavoro dei miei colleghi, io posso apprendere dallo scorrimento di partite anche di Serie C, ancora di più da Liverpool, City, Arsenal, diventa ancora più facile perché hanno genialità in panchina ed in campo e quando si unisce questo vengono fuori cose che creano attrazione per gli allenatori. Mourinho è stato uno di questi, poi non lo so, ma percepisco il suo saluto come quello di un amico e io faccio altrettanto. Poi ci sta che se la squadra avversaria è brava a fare delle cose, tu modifichi qualcosa senza snaturarti. Noi, come loro, abbiamo partite infrasettimanali, si faranno scelte, come sempre, anche quando dite che faccio turnover, ma è sempre per vincere la gara e quella dopo. Nel 90% si mette forza sulle nostre qualità, poi anche la piccola attenzione su quello che sanno fare gli altri".
Spalletti sul ritorno a Roma da ex
"Dobbiamo pensare a quello che sappiamo fare noi, andare a mettere in campo le nostre qualità, come abbiamo fatto già più volte. Metteremo in campo le nostre qualità, quello che sappiamo fare dobbiamo continuare a farlo, magari ancora con più qualità e velocità di quello che ci riesce, poi loro hanno questa caratteristica di incidere sui risultati con i calci piazzati, i numeri dicono questo, dipenderà da quanti gliene concedi... l'atteggiamento in fase di possesso, se tieni palla è più difficile subire palle inattive vicino l'area. Faremo valutazioni corrette sull'essere il Napoli, senza snaturarci. I pensieri belli hanno sempre il sopravvento su quelli brutti, conosco moltissime persone a Roma, ci sentiamo spesso con molti, come questa settimana, e sono dialoghi molto cordiali e ritornare a Roma mi crea sempre molti sorrisi perché tutti quelli che incontro sono sorridenti e di conseguenza sono contento di tornarci e quello che sarà dentro lo stadio non lo so, ma per me resta questa idea ed il mio contatto con queste persone".