Spalletti avvisa Rangers e Liverpool. Poi la risposta a Mourinho

Il tecnico azzurro parla alla vigilia della sfida di Champions contro gli scozzesi, in conferenza stampa presente anche Giovanni Simeone
Spalletti avvisa Rangers e Liverpool. Poi la risposta a Mourinho© FOTO MOSCA

NAPOLI - Con la qualificazione in tasca, ma non la certezza del primo posto, Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida di Champions contro i Rangers: "In tutte le partite bisogna dare il massimo, le difficoltà sono di ripetersi ogni volta e di mettere dentro sempre le qualità. Il DRS è inserito sempre, bisogna andare forte. Vincere ci permetterebbe di arrivare a giocare contro il Liverpool con 15 punti e di poter utilizzare la differenza reti a nostro favore". Pensa alla formazione il tecnico azzurro che aggiunge: "Turnover? Io scelgo sempre i miei calciatori per vincere le partite. Per quanto riguarda la possibilità di avere dei claciatori forti anche fuori, mi dà l'alternativa di poter far giocare tutti. Siamo tornati alle 2 di notte da Roma, la mattina alle 11 per fare l'allenamento si va in difficoltà. Anche oggi abbiamo fatto differenziato per permettere a tutti di recuperare. Avendo una rosa di livello possiamo cambiare e cambieremo qualcosa. 4/5 giocatori freschi giocheranno contro i Rangers. Abbiamo sempre usato le qualità che abbiamo, non siamo stati messi in difficoltà dagli avversari affrontati. Quello che diventa fondamentale è che non ci dobbiamo soffermare nel cercare delle valutazioni per quello che siamo riusciti a fare, dobbiamo guardare a quello che possiamo diventare. Questo ci impone di essere sempre più bravi e di cercare soluzioni nuove. Abbiamo visti calciatori che tirano fuori giocate sopra la media come il gol di Osimhen contro la Roma che va aggiunto ai pezzi dei grandi calciatori e delle grandi squadre che fanno parte della storia del calcio. Anguissa è convocato, ma sono soddisfatto di Ndombele". 

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Spalletti: "L'urlo del Maradona è eruzione di passione"

"Ho guardato bene le ultime gare dei Rangers e ho trovato molte cose fatte bene. Il mio collega Van Bronckhorst è valido, sa cosa fare. L'ultima contro il Liverpool è stata chiusa in parità nel primo tempo con molte occasioni create. Non commetteremo l'errore di pensare di avere davanti una formazione abordabile. Noi daremo il meglio di noi stessi, sennò significherebbe non avere il Dna del vincente". Vuole un Napoli attento Spalletti che ha dalla sua un'arma vincente: "Penso che l'urlo 'The Champions' del Maradona è un nostro marchio, rappresenta l'eruzione della passione di questo popolo per questo sport".

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Spalletti: "Quando parla Mourinho devo stare attento"

"Non guardo quello che dicono gli altri, non penso quello che fanno gli altri. Dobbiamo avere un modo nostro di fare calcio, è vero che siamo primi in diverse competizioni, ma quello che diventa importante per noi è essere primi per i nostri tifosi. Abbiamo il dovere di essere primi per rappresentare i nostri tifosi. Figurati se rispondo a Mourinho, anzi devo stare attento a cosa dice per capire anche altre cose. Noi siamo contenti di quello che stiamo facendo e questo ci riempie di gioia". Deciso Spalletti torna sulle dichiarazioni post Roma-Napoli dello Special One e aggiunge il suo parere sul clima respiraro all'Olimpico: "Bisogna togliere sempre più barriere, io una volta proverei a far entrare gente allo stadio senza recinti. Voglio vedere cosa succede senza recinti. Bisogna mettere in evidenza le cose belle che fanno le tante persone che amano questo sport, che vogliono godere di questo spettacolo. Sono gli imbecilli che vanno casino, vanno buttati fuori dallo stadio anche perchè sono una minoranza. Spazio a chi vuole portare i bambini a vedere i propri idoli, spazio ai messaggi sociali, spazio alla modernizzazione degli stadi. Servono stadi nuovi per posti di lavoro, prospettive e 2000 nuove soluzioni".

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Simeone: "Napoli è qualcosa di unico"

In conferenza anche Giovanni Simeone, pronto a giocarsi la sua chance contro i Rangers: "Importante fare più punti possibili, importante dimostrare cosa stiamo facendo confermando di partita in partita il nostro percorso. Per me è importante giocare e farmi trovare pronto quando il mister mi chiama in causa". Un ottimo momento per gli attaccanti azzurri che l'argentino spiega così: Grazie a tutta la squadra gli attaccanti vanno in porta, penso che ogni giocatore prepara la partita a modo suo. Io ci metto sempre forza, faccio meditazione e visualizzazione, scrivo sulle partite per concentrarmi, ho un libretto personale. Quando non gioco godo della squadra, l'importante è essere pronti quando c'è bisogno. L'andata è stata molto difficile, abbiamo sbagliato anche un rigore. Loro sono stati sempre aggressivi sul nostro possesso palla. In questa Champions è stata sicuramente una partita dove abbiamo avuto tante difficoltà. Sappiamo che dobbiamo stare attenti e ci stiamo preparando al massimo per cercare soluzioni". Intanto prosegue il suo rapporto d'amore con città e tifosi: "Sono molto contento perchè da quando sono arrivato, anzi da quando si parlava del mio arrivo, ho ricevuto tanti messaggi. Essere giocatore del Napoli è qualcosa di unico, una passione incredibile per la squadra e per un argentino che è qua ti fa sentire parte di questa gente. Quando c'è il sole e quando c'è il mare si sta sempre bene, quando apro le finestre di casa e vedo questo paesaggio bello sto bene. Quando trovo uno spazio per me e guardo il mare mi rilasso e questo mi fa sentire bene".

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Simeone: "Voglio dimostrare a Scaloni che..."

"Sì, sono molto contento per questa convocazione, è speciale, conferma quello che ho sempre creduto". Così Giovanni Simeone, attaccante del Napoli, sull'inserimento dei 40 preconvocati dell'Argentina per il Mondiale. "Adesso che sono nei 40 dimostrerò e farò vedere a Scaloni che sono pronto e vorrei esserci. Mi piacerebbe tantissimo dare una mano al bel gruppo della nazionale". "Napoli-Atletico? La verità è che sarebbe molto bello se si incontrassero. La strada è lunga, l'Atletico deve ancora guadagnare la qualificazione, noi dobbiamo restare concentrati. Per ora è solo immaginazione, ma nel futuro non sai cosa può accadere. Penso che bisogna conentrarsi alla prossima partita e poi quello che succederà in avanti saremo sempre pronti per dare il massimo e vincere". La possibilità di una sfida in famiglia Simeone non preoccupa Giovanni che aggiunge: "Il Napoli è forte perchè crede in quello che fa. Chi entra fa sempre la differenza. Sul meritare o meno le vittorie dico che l'importante è risultato, possono esserci punti di vista, ma conta quello che pensiamo noi". E in futuro Simeone spera di poter diventare come il papà Diego: "Il librettino lo uso per prendere appunti sugli avversari e per i miei obiettivi che devo perseguire durante il match. Lo faccio perchè mi piace e spero che in futuro mi possa servire per diventare un allenatore perchè mi piace. Vogliamo dimostrare cosa è il Napoli in ogni partita e io voglio continuare a crescere dando una mano".

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NAPOLI - Con la qualificazione in tasca, ma non la certezza del primo posto, Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida di Champions contro i Rangers: "In tutte le partite bisogna dare il massimo, le difficoltà sono di ripetersi ogni volta e di mettere dentro sempre le qualità. Il DRS è inserito sempre, bisogna andare forte. Vincere ci permetterebbe di arrivare a giocare contro il Liverpool con 15 punti e di poter utilizzare la differenza reti a nostro favore". Pensa alla formazione il tecnico azzurro che aggiunge: "Turnover? Io scelgo sempre i miei calciatori per vincere le partite. Per quanto riguarda la possibilità di avere dei claciatori forti anche fuori, mi dà l'alternativa di poter far giocare tutti. Siamo tornati alle 2 di notte da Roma, la mattina alle 11 per fare l'allenamento si va in difficoltà. Anche oggi abbiamo fatto differenziato per permettere a tutti di recuperare. Avendo una rosa di livello possiamo cambiare e cambieremo qualcosa. 4/5 giocatori freschi giocheranno contro i Rangers. Abbiamo sempre usato le qualità che abbiamo, non siamo stati messi in difficoltà dagli avversari affrontati. Quello che diventa fondamentale è che non ci dobbiamo soffermare nel cercare delle valutazioni per quello che siamo riusciti a fare, dobbiamo guardare a quello che possiamo diventare. Questo ci impone di essere sempre più bravi e di cercare soluzioni nuove. Abbiamo visti calciatori che tirano fuori giocate sopra la media come il gol di Osimhen contro la Roma che va aggiunto ai pezzi dei grandi calciatori e delle grandi squadre che fanno parte della storia del calcio. Anguissa è convocato, ma sono soddisfatto di Ndombele". 

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