Spalletti, 'l'anno del Napoli' e i gol dei subentrati: "Fate come vi pare..."

Il tecnico degli azzurri commenta il successo per 2-0 sull'Empoli: "Chi entra fa meglio di chi ho messo dal primo minuto...."
Spalletti, 'l'anno del Napoli' e i gol dei subentrati: "Fate come vi pare..."© www.imagephotoagency.it

NAPOLI - "Ingresso dei calciatori dalla panchina? Diventa superflua da ridire, perché abbiamo giocato sabato alle 18 e oggi: passano due giorni, non puoi preparare la partita, se non cambi 3-4 giocatori non puoi avere la forza per tenere 90′. L’alternanza diventa fondamentale. Fate come vi pare... Stasera chi è entrato ha dato una sterzata alla partita, diventa la soluzione per tutto. Non devono lasciarsi coinvolgere nei discorsi di giocare titolare o 20′ in più. L’addizione delle qualità di 20 giocatori fa più dell’addizione di 11". Luciano Spalletti, ai microfoni di Dazn, commenta così il successo del Napoli per 2-0 contro l'Empoli, frutto delle reti di due calciatori subentrati nella ripresa (Lozano e Zielinski).

Spalletti su Napoli-Empoli e la sosta per i Mondiali

"Abbiamo fatto tantissimi cross, siamo arrivati ad imbucare la palla tantissime volte. Anche se non siamo stati troppo precisi. Però poi dipende se loro ci arrivano col centrocampista, se lo fanno non hai smosso niente: devi essere bravo con la tua qualità ma tatticamente non hai preso vantaggio. Se invece vai a giocare con la palla e girarla troppo, diventa dura. Diventa difficile avere supremazia, quando loro fanno una grandissima partita di sacrificio. Sosta? Bisogna prender atto delle varie cose che succedono, devi andarci dentro dritti e trovare i vantaggi per ogni evento o impedimento. Questa sosta c’è per tutti, non si può fare diversamente. Come quando mi dicono se è meglio far giocare uno o l’altro: son calcoli che a volte si equivalgono. Per me son bravi tutti e due, poi magari decido di far giocare uno piuttosto che un altro per un dettaglio che non fa la differenza. E spesso vengo smentito, perché chi entra fa meglio!".

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Spalletti, lo Scudetto e 'l'anno del Napoli'

"Squadre per lo Scudetto? Secondo me bisogna stare attenti, che secondo me aumentano pure: l’Udinese aveva fatto vedere di poter stare dentro. Però le squadre che stanno dietro, hanno la forza per riprendersi. Ma è lunghissima la strada e le insidie sono tantissime, per cui la strada è sempre stare sul pezzo e avere disponibilità dai calciatori, per dare importanza a tutto ciò che passa davanti. Perché i tre punti sono importanti in base a dove tu vuoi arrivare, non in base all’avversario. In base ai sogni, le prospettive e la voglia di diventare un team top. Questo è l’anno del Napoli? A me non fa né caldo né freddo, bisogna distinguere chi ti vuole mettere più in alto possibile ad arte per sentire il tonfo di quando cadi o perdi. Ma saremo pronti anche a questo, fa parte della forza e della mentalità della nostra squadra”.

Lozano dopo Napoli-Empoli

"Volevo calciare quel rigore, tutti mi hanno detto di farlo e l'ho calciato, mi ha fatto piacere. Tutti siamo protagonisti in questo Napoli, abbiamo fatto un buon lavoro in estate e continuiamo a lavorare tutti i giorni. Io e Zielinski parliamo già del Mondiale, sarà speciale affrontarci in campo in Qatar, Messico-Polonia sarà una bella sfida", le parole di Lozano alla medesima emittente.

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NAPOLI - "Ingresso dei calciatori dalla panchina? Diventa superflua da ridire, perché abbiamo giocato sabato alle 18 e oggi: passano due giorni, non puoi preparare la partita, se non cambi 3-4 giocatori non puoi avere la forza per tenere 90′. L’alternanza diventa fondamentale. Fate come vi pare... Stasera chi è entrato ha dato una sterzata alla partita, diventa la soluzione per tutto. Non devono lasciarsi coinvolgere nei discorsi di giocare titolare o 20′ in più. L’addizione delle qualità di 20 giocatori fa più dell’addizione di 11". Luciano Spalletti, ai microfoni di Dazn, commenta così il successo del Napoli per 2-0 contro l'Empoli, frutto delle reti di due calciatori subentrati nella ripresa (Lozano e Zielinski).

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"Abbiamo fatto tantissimi cross, siamo arrivati ad imbucare la palla tantissime volte. Anche se non siamo stati troppo precisi. Però poi dipende se loro ci arrivano col centrocampista, se lo fanno non hai smosso niente: devi essere bravo con la tua qualità ma tatticamente non hai preso vantaggio. Se invece vai a giocare con la palla e girarla troppo, diventa dura. Diventa difficile avere supremazia, quando loro fanno una grandissima partita di sacrificio. Sosta? Bisogna prender atto delle varie cose che succedono, devi andarci dentro dritti e trovare i vantaggi per ogni evento o impedimento. Questa sosta c’è per tutti, non si può fare diversamente. Come quando mi dicono se è meglio far giocare uno o l’altro: son calcoli che a volte si equivalgono. Per me son bravi tutti e due, poi magari decido di far giocare uno piuttosto che un altro per un dettaglio che non fa la differenza. E spesso vengo smentito, perché chi entra fa meglio!".

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