Napoli-Juve, Spalletti risponde ad Allegri: "Inutile nascondersi. È meglio lui, lo dice il palmares"

Il tecnico azzurro si prepara al big match e in conferenza stampa replica al collega bianconero: ecco cosa ha detto

NAPOLI - Tutto pronto al maradona per il big match del 17° turno di Serie A tra Napoli e Juventus. Al Maradona, tutto esaurito, andrà in scena una sfida ad alta tensione che mette in palio punti importanti per la lotta Scudetto. Alla vigilia del'incontro, parla in conferenza stampa Luciano Spalletti che presenta così la partita contro i bianconeri rispondendo agli elogi del collega Allegri: "Non lo so, lui è il più bravo perché lo dice il palmares, io mi inchino al suo palmares. Capisco che per Allegri sia conveniente passare da comprimario, ma per una Juve sempre imbottita di campioni è impossibile nascondersi dal ruolo di favorita, certi investimenti si ripagano solo giocando per Scudetto e vittoria Champions. E' inutile mettersi il cappello o la barba finta, non c'è quarto posto che soddisfi la Juventus". E sull'importanza del match, il tecnico azzurro aggiunge: "Quando si vestono casacche così importanti la vedo dura giocare con la paura, paura non ce l'avrà nessuno, ci sono calciatori forti come personalità e tecnica e tutte e due giocheranno per vincere e sarà un grande spettacolo".

Spalletti, Allegri e le differenze tra Juve e Napoli

"Non ascoltando nessun discorso e portando dentro il lavoro settimanale, quello che facciamo e ci diciamo, da professionisti. Una conseguenza logica". Questo secondo Spalletti l'approccio che bisogna avere in una sfida così importante contro una squadra in serie positiva da 8 partite, 8 vittorie e nessun gol subito: "Noi faremo ciò che ci piace e ciò che piace ai tifosi. Un tecnico è passato da qui, poco tempo fa, Sarri che non ha vinto niente ma si parla solo del suo calcio e quindi ha un valore, c'è stato Benitez che ha vinto un paio di titoli, si parla bene anche di lui, ma non ha impressionato come Sarri quindi c'è da starci attenti. A volte si lascia un segno più col visibile che con ciò che porti a casa senza un lavoro fatto sul campo. Allegri sposa il motto juventino, vincere è l'unica cosa che conta, qui è tutto più anima e cuore, c'è stato Maradona, l'hanno visto giocare, e quando ha vinto ha mostrato quanta bellezza c'è nel calcio e non possiamo fare a meno di portarci dietro un po' di quella bellezza".

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Spalletti: "Serve un Napoli equilibrato contro la Juve"

Non vede l'ora di afffrontare il big match contro la Juventus, Luciano Spalletti che prosegue: "Mi aspetto di vedere la mia squadra equilibrata, ma capace di quelle giocate veloci per mettere in difficoltà la quadratura difensiva della Juve, se riuscirà ad andare dietro la linea della Juve perdendola lì e non sulla trequarti dove loro ripartono". Il tecnico azzurro strappa anche una promessa ai tifosi del Napoli: "L'impegno, l'unica cosa che posso promettere da quando faccio questo lavoro. Due terzi della mia giornata, tutti i giorni, è di lavoro sulla partita. I tifosi meriterebbero tre terzi ma io devo dormire altrimenti il giorno dopo non riesco". Non si sbilancia invece sulle scelte di fromazione: "Per calciatori come Raspadori si possono dire tante cose perché lui sa cosa fare da tutte le parti. Lobotka avrà spazio in costruzione tra i due attaccanti della Juve, in ampiezza, fino a quando non gli verrà addosso il play della Juve, lui deve fare ciò che fa sempre, ritagliandosi quel metro in anticipo per portarci la palla con la sua solita rapidità in torsione. Cambiare qualcosa? Le sostituzioni. Avere altri freschi che danno vampate di velocità in alcuni momenti può scardinare qualcosa".

Napoli-Juve, Spalletti e le vicende extra-campo

Sul match aleggiano anche diverse situazioni extra-campo, con la Juve alle prese del cambio ai vertici societari e il Napoli ingrovigliato nel caso degli scontri tra tifosi azzurri e romanisti nel weekend scorso. Spalletti si pronuncia: "Non si sa mai la reazione di una squadra, a volte è il contrario e le squadre si compattano e tutto quello extra diventa uno stimolo ulteriore, magari è servito per fare questa striscia di vittoria", parlando dei bianconeri e sulle decisioni drastiche per i tifosi aggiunge: "Devono stare fuori quelli che hanno voglia di picchiarsi anziché di vedere lo spettacolo. Questa roba qui non si può vedere, devono starsene a casa e se non ci stanno deve essere imposta".

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NAPOLI - Tutto pronto al maradona per il big match del 17° turno di Serie A tra Napoli e Juventus. Al Maradona, tutto esaurito, andrà in scena una sfida ad alta tensione che mette in palio punti importanti per la lotta Scudetto. Alla vigilia del'incontro, parla in conferenza stampa Luciano Spalletti che presenta così la partita contro i bianconeri rispondendo agli elogi del collega Allegri: "Non lo so, lui è il più bravo perché lo dice il palmares, io mi inchino al suo palmares. Capisco che per Allegri sia conveniente passare da comprimario, ma per una Juve sempre imbottita di campioni è impossibile nascondersi dal ruolo di favorita, certi investimenti si ripagano solo giocando per Scudetto e vittoria Champions. E' inutile mettersi il cappello o la barba finta, non c'è quarto posto che soddisfi la Juventus". E sull'importanza del match, il tecnico azzurro aggiunge: "Quando si vestono casacche così importanti la vedo dura giocare con la paura, paura non ce l'avrà nessuno, ci sono calciatori forti come personalità e tecnica e tutte e due giocheranno per vincere e sarà un grande spettacolo".

Spalletti, Allegri e le differenze tra Juve e Napoli

"Non ascoltando nessun discorso e portando dentro il lavoro settimanale, quello che facciamo e ci diciamo, da professionisti. Una conseguenza logica". Questo secondo Spalletti l'approccio che bisogna avere in una sfida così importante contro una squadra in serie positiva da 8 partite, 8 vittorie e nessun gol subito: "Noi faremo ciò che ci piace e ciò che piace ai tifosi. Un tecnico è passato da qui, poco tempo fa, Sarri che non ha vinto niente ma si parla solo del suo calcio e quindi ha un valore, c'è stato Benitez che ha vinto un paio di titoli, si parla bene anche di lui, ma non ha impressionato come Sarri quindi c'è da starci attenti. A volte si lascia un segno più col visibile che con ciò che porti a casa senza un lavoro fatto sul campo. Allegri sposa il motto juventino, vincere è l'unica cosa che conta, qui è tutto più anima e cuore, c'è stato Maradona, l'hanno visto giocare, e quando ha vinto ha mostrato quanta bellezza c'è nel calcio e non possiamo fare a meno di portarci dietro un po' di quella bellezza".

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