Nuovo filone plusvalenze: si parla anche del Napoli

Sull’operazione Osimhen indaga pure la Procura locale. Atalanta, Udinese e Sassuolo potrebbero risultare già coinvolte

La Juventus nel mirino, ma non solo. I due nuovi processi sportivi che saranno aperti nei prossimi mesi coinvolgeranno anche altre società di Serie A. Da un lato c’è l’inchiesta sulle cosiddette “manovre stipendi” effettuate dal club bianconero, per la quale ieri la Procura Federale ha chiesto una proroga di 40 giorni per le indagini, spostando a inizio marzo il nuovo termine: il precedente sarebbe scaduto domenica 29 gennaio. In questo filone la Juventus rischia di essere deferita e giudicata per la violazione dell'articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva. Resta da capire se possano andare a processo anche i giocatori che hanno firmato gli accordi con la società. Per quanto riguarda il secondo filone sulle plusvalenze, nel mirino della Procura Figc sarebbero entrate Atalanta, Udinese e Sassuolo. Nelle carte dei pm torinesi è emersa ad esempio la scrittura privata firmata da Luca Percassi contestualmente alla cessione di Kulusevski alla Juve: l’amministratore delegato bergamasco si era impegnato ad acquistare a titolo definitivo un giocatore (senza specificare chi) per 3 milioni. In realtà sei mesi dopo, a giugno 2020, l’Atalanta acquistò Muratore per 7 milioni.

Sull’operazione Osimhen indaga la Procura locale

Il Sassuolo viene invece tirato in ballo in una telefonata intercettata tra Federico Cherubini e Stefano Bertola. «Se io sono in partnership - si lamentava il ds bianconero a proposito della trattativa per Locatelli - e poi quando vengo a comprare un giocatore sono trattato come un cliente che arriva la prima volta, che partnership è?». E’ Giovanni Manna (ds della Juve Next Gen) a parlare dell’Udinese in un’altra intercettazione, in cui raccontava che la Juve era costretto a «comprare Compagnon per 4,5 milioni e Palumbo in prestito» in virtù di vecchie pendenze da saldare ai friulani. Negli uffici della Procura Federale si parla del possibile coinvolgimento anche del Napoli, già giudicato e assolto nel primo processo sportivo per l’affare Osimhen con il Lille e non rientrato nella richiesta di revocazione della sentenza della Corte Federale d’Appello. Sull’operazione indaga anche la Procura di Napoli che ha chiesto però sei mesi di proroga. Da capire, quindi, quali nuovi elementi avrebbe in mano adesso il procuratore Giuseppe Chiné. Nell’inchiesta federale entrerebbe marginalmente anche la Roma, per lo scambio Spinazzola-Luca Pellegrini con la Juventus. In questo caso non si starebbe però indagando sulle valutazioni date ai cartellini, bensì su alcune presunte irregolarità nei mandati conferiti ai procuratori per realizzare l’affare. I giallorossi rischierebbero comunque non più di un’ammenda.

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