Napoli, è Raspadori il jackpot di Spalletti

L’acuto a Torino riabilita la sua stagione: in A solo 2 reti in 20 partite. Anche Mancini può sorridere in chiave Italia
Napoli, è Raspadori il jackpot di Spalletti© Getty Images

NAPOLI - Giacomo Raspadori detto Jack, da domenica sera è stato ribattezzato Jackpot. Perchè è stato lui la combinazione che ha permesso al Napoli di fare l’all in in casa della Juventus e, ormai, di aggiudicarsi anche lo scudetto. Possiamo pure chiamarlo “asso vincente” che Spalletti ha estratto dalla sua manica, quando ormai la supersfida volgeva di Torino al termine: dentro all’83’ al posto di un pur positivo Kvaratskhelia. E quando il destino si concentra su di te, nel bene o nel male, non puoi più sfuggirgli. Il fato benevolo di Raspadori passa dalle sue parti, area di rigore bianconera, soltanto 7 minuti dopo il suo ingresso in campo: cross millimetrico di Elmas e tiro al volo di sinistro che batte Szczesny con un pallone che gli passa tra le gambe. La congiuntura astrale dell’ex Sassuolo ha deciso che fosse lui a siglare la rete che potrebbe voler dire terzo scudetto per il Napoli e che gli riabilita una stagione che pensava fosse un tantino diversa. L’infortunio muscolare di Osimhen gli aveva permesso di segnare 4 gol in Champions, uno ai Rangers e 3 all’Ajax, exploit che non ha potuto ripetere in campionato. Soltanto due reti in 20 presenze, una ogni 388,5 minuti, però sono state due realizzazioni pesantissime.

Napoli, per Raspadori sarà un gran finale

La prima risale addirittura al 10 settembre, gara contro lo Spezia che finì 1-0 al 90’: un gol che evitò al Napoli un pareggio che avrebbe potuto essere l’inizio di una crisi, avendo pareggiato anche la precedente gara casalinga contro il Lecce ed avendo fatto 0-0 anche a Firenze. Da un gol all’altro sono trascorsi ben 225 giorni, durante i quali il Napoli ha costruito il suo percorso tricolore. Uno scudetto che appartiene tantissimo a chi non ha giocato molto come Raspadori, un gol pesantissimo e che lo restituirà al ct Roberto Mancini molto meglio di come lo aveva lasciato nelle ultime due gare giocate con la casacca della nazionale, a novembre scorso contro Austria e Albania. Ci sarà tempo per pensare di nuovo al club Italia ciò che conta adesso è il Napoli e queste ultime 7 partite che mancano alla conclusione del campionato. Magari non sabato contro la Salernitana, ma c’è da scommettere che per Raspadori sarà un gran finale in campo da titolare e da calciatore che ha appena vinto lo scudetto. Anzi, che lui stesso ha propiziato con il gol da 3 punti segnato in casa della Juventus.

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