Nello stadio che porta il nome di Maradona: non c'era posto migliore per celebrare il trionfo del Napoli, uno Scudetto impronosticabile, al termine di una stagione che ha fatto valere sul campo idee e intuizioni dal mercato. Tanti i protagonisti, ma senza dubbio gli artefici principali del dominio azzurro sono stati Victor Osimhen e Kvicha Kvaratskhelia.
Kvara-Osimhen, la coppia dei sogni azzurri
Chi l'avrebbe mai detto a inizio stagione? Forse in pochi, ma già dopo poche giornate si era subito intravisto il potenziale della coppia Kvara-Osi. Da loro è partito lo strappo verso la vetta della classifica, poi mantenuto nell'arco di tutto il campionato. Nemmeno le assenze per infortunio hanno fermato la voglia dei due trascinatori azzurri di regalare un'immensa gioia al popolo partenopeo. Il georgiano è l'intuizione sul mercato di Giuntoli. Seguito da tempo e portato in Italia a cifre davvero basse per un giocatore con le sue qualità. Arrivare e dover sostituire Insigne poteva anche essere un compito difficile, oltre che una pressione importante per il classe 2001 ma superata a pieni voti: qualche partita di ambientamento poi gol e assist a non finire.
Numeri che abbinati a quelli del capocannoniere Victor Osimhen fanno capire come i due insieme abbiano trascinato il Napoli sempre, anche nei - pochi - momenti difficili. Per un certo periodo gli azzurri hanno cullato anche il sogno Champions, poi tramontato con il doppio confronto col Milan. Resta lo stesso una cavalcata bellissima fatta di giocate, gioia e gruppo. Complici in campo tanto da capirsi al volo e trovarsi alla perfezione. Il Napoli si veste d'azzurro per festeggiare il tricolore, ma senza guardare al futuro perché il mercato incombe e fa paura.
Pericolo Premier per Kvara e Osimhen
Dopo una stagione così è normale avere gli occhi addosso. E sulla finestra di calciomercato incombe una nube enorme chiamata Premier League. Per ora se ne sente solo il vento, le tante voci sui nomi di Kvaratskhelia e Osimhen. L'attaccante nigeriano è arrivato a superare i 120 milioni di valutazione, cifra sotto il quale De Laurentiis sembra non abbia nemmeno intenzione di sedersi al tavolo per trattare, il georgiano, pagato 10 l'estate scorsa, ne vale poco meno. Cifre elevatissime e se dovessero arrivare interessamenti concreti poi toccherà al presidente e a Giuntoli decidere o trovare soluzioni, che probabilmente già vengono vagliate visto il largo anticipo della vittoria e le cifre incredibili che ballano.