Aurelio De Laurentiis ha parlato a Dazn dopo la partita di campionato tra Napoli e Fiorentina: "Questo è uno scudetto che va dedicato in ordine alfabetico alla Curva A, alla Curva B, ai Distinti, alla Nitida, alla Posillipo, all'Autorità, ai Disabili e a tuti i tifosi napoletani che sono a casa, a Napoli, in Campania, in Italia e nel mondo. Questo è lo scudetto di tutti. Mio figlio Edoardo è stato il mio braccio destro e non è facile quello che ha fatto lui. Per noi è un orgoglio tutto questo, siamo ripartiti dalla C e siamo qui, mi dispiace per la Champions ma proveremo a vincerla l’anno prossimo. Devo ringraziare anche Andrea Chiavelli che è con me dall’inizio". Infine, rivolgendosi a Giuntoli (accostato alla Juve negli ultimi giorni): "Abbiamo iniziato un ciclo, dobbiamo ripetere, dobbiamo vincere, vincere vincere".
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Poi, durante la festa scudetto, il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli ha parlato al 'Maradona': "Al popolo napoletano voglio solo dire che non deve preoccuparsi del futuro. Io sono qui da otto anni e sento sempre parlare di chi va via e di chi rimane. Io dico che nelle mani di Aurelio De Laurentiis non ci sarà mai un problema e sarà sempre un grande Napoli". Poi, ha aggiunto: "Ci tengo a ringraziare Chiavelli e De Laurentiis che mi hanno chiamato al Napoli da Carpi, mi hanno decisamente cambiato la vita. Voglio ringraziare anche tutta la sua famiglia, perché se Aurelio mi ha trattato come un figlio, Eduardo mi ha trattato come un fratello e lo stesso Luigi e Valentina, grazie. Ci tenevo in particolare a ringraziare Giuseppe Pompilio, la mia famiglia, Alessandro, mio figlio, nato poco più di un anno fa e mio papà che non c’è più e che ha sempre creduto in me”.