Napoli, Spalletti: "Futuro? Si è arrivati a una conclusione ragionata"

Il tecnico azzurro commenta il 3-1 del Maradona contro i nerazzurri di Inzaghi: "Squadra costruita bene da De Laurentiis e Giuntoli, c'è il rimpianto Champions"
Napoli, Spalletti: "Futuro? Si è arrivati a una conclusione ragionata"© FOTO MOSCA

NAPOLI - Vince ancora il Napoli che al Maradona supera l'Inter per 3-1. Al termine della sfida, Luciano Spalletti analizza così la vittoria contro i nerazzurri di Inzaghi: "La qualità del gioco ha fatto la differenza, c’erano degli stimoli perché affrontavamo una finalista di Champions. I ragazzi volevano dimostrare che l’impresa di tutto il campionato non è stato figlia di un periodo, ma la qualità di tutta la stagione. Poi l’Inter non lo avevamo ancora battuto, contavano anche i numeri che rafforzano il campionato che abbiamo fatto". Ovviamente c'è il futuro a tenere banco, con Spalletti che spiega: "La squadra non ha bisogno di nessuno, è stata costruita bene dal presidente e da Giuntoli. Inserimenti diretti, mirati di ragazzi giovani che sono diventati un corpo unico. Questo ha fatto la differenza. Ci son cuore, qualità, disponibilità al sacrificio, quella autostima che poi fa la differenza di credere di poter mettere il muso davanti a tutti. Diventa facile con una squadra di questi valori e calciatori. Poi ci sono quelli che hanno qualcosa in più, il capitano come Di Lorenzo è uno di quelli che vorresti sempre come capitano. Ad essere nella mia posizione ora è tutto facile, perché la gente ti riempie d’amore, ti sommerge di affetto, di carezze, di abbracci, ed è bellissimo. Più di questo, aspiravo a questo, l’ho vissuto direttamente ed è la cosa più bella che mi potesse accadere". Il destino sembra però scritto con il tecnico di Certaldo che aggiunge: "Futuro? Discorso definito che viene da lontano, si è arrivati a una conclusione ragionata. Se non si può dare quello che merita la piazza è giusto fare dei ragionamenti".

Spalletti: Osimhen, Gaetano e il rimpianto Champions

"C'è un po' di rimpianto per la Champions League, anche se l'Inter merita la finale e lo ha dimostrato. Sono stati bravi ad arrivare nella maniera corretta a quelle partite, mentre noi siamo arrivati a quelle gare con 3-4 infortunati. Abbiamo giocato due partite coraggiose, ma sono successe due cose e altre due ce le hanno fatte succedere. Ci dispiace". Commenta così l'Inter in finale Spalletti che poi fa il punto su quanto accaduto con Osimhen al momento del cambio, elogiando i suoi ragazzi: "Le esigenze sono quelle che lui faccia il centravanti come ha sempre fatto. Da tutti abbiamo esigenze e non solo da lui. Non può essere sempre colpa dell’allenatore quando cambia. Gli attaccanti hanno la voglia di gol, i portieri non li vogliono prendere, è solo la scappatoia del numero che mette in evidenza la qualità. Si lavora con serietà e se uno una volta è sotto alle sue possibilità non è un problema. Osimhen è stato influenzato, sabato mattina è andato a fare la patente a Roma, poi ci sono anche gli altri che hanno tirato la carretta, una volta si può anche uscire a 25’ dalla fine. Anche quando ho sostituito Kvara la stessa cosa. Gaetano è fortissimo, ve lo dico, vedrete che carriera che farà, Raspadori è fortissimo". Non risparmia una frecciata Spalletti che aggiunge: "La convinzione in generale, il possesso palla conta se li sbatti a destra e a sinistra facendogli sprecar energie, che fanno il fallo in più come oggi. Può essere la conseguenza di muovere di più il pallone. Poi ce n’è sempre di più di chi commenta il calcio, lo sanno tutti che il calcio è facilissimo, però è anche difficile e se tu trovi la soluzione con un calcio più difficile, la differenza si vede nel condurre un calcio offensivo e non di attesa. Fare un calcio d’attesa è più semplice, c’è da fare schermo, quando invece hai 50 metri alle spalle dove devi decidere se scappare. Rrahmani e Kim hanno nella testa che ce la fanno da soli contro tutti a metà campo. Poi ci sono partite che perderai, ma se sviluppi il calcio di oggi c’è soddisfazione". Infine una ulterirore precisazione: "Non sto aspettando niente, è tutto chiaro e definito c’è solo da dirlo. Abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare a dirlo. Fuochino, fuocherello, acqua, non vi inventate niente. E’ tutto definito. Da quella cena è tutto definito, tutto apposto".

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