Con la mano ferma del chirurgo, Antonio Conte sta togliendo una ad una tutte le spine conficcate nella pelle del Napoli umiliato dai risultati della scorsa stagione. La prima, la più dolorosa perché riguarda il capitano Di Lorenzo, è stata trattata con decisione dal nuovo allenatore. Mentre era in vacanza chiese al ds Manna di volare in Germania per parlare con Di Lorenzo e chiudere la questione in maniera decisa, perché mai avrebbe accettato l’addio di quello che rappresenta un punto fermo della sua squadra. Oggi pomeriggio il Napoli si allenerà per la prima volta a Dimaro (partenza stamattina da Capodichino) e non ci sarà Di Lorenzo che sta trascorrendo il periodo di vacanza post Europei (rientrerà il 24 luglio ed il giorno dopo si aggregherà al gruppo per Castel di Sangro), ma ormai i dissapori e le incomprensioni sono stati risolti e l’esterno continuerà a giocare col Napoli fino a giugno 2028. Ieri è stato proprio il club a mettere la parola fine sulla querelle (“Il chiarimento con Di Lorenzo è avvenuto positivamente già da alcune settimane. È e sarà ancora per molti anni il capitano nonché perno centrale del Napoli”, ha scritto il club sul social X) e non è da escludere che Giovanni possa registrare oggi un video nel quale augurerà il buon lavoro ai propri compagni di squadra. In attesa di ritrovarsi insieme nella seconda parte del ritiro.
Napoli, nodo Osimhen
L’altra spina, ma potrebbe essere meglio definita “punto interrogativo”, riguarda Victor Osimhen. Il nigeriano si è presentato con uno spirito completamente diverso dall’ultima parte del campionato ed è stato il più puntuale nei test svolti a Castelvolturno. Anche lui comincerà il lavoro oggi a Dimaro, senza preoccuparsi se arriveranno offerte per la sua clausola (130 milioni di euro), perché Conte ha giocato su di lui un effetto altamente motivazionale. Le previsioni al termine dello scorso campionato raccontavano di un Osimhen conteso dai grandi club pronti a versare tutta la cifra della clausola al Napoli. Non è andata così e soltanto il Psg ha mostrato un debole interesse per il centravanti classe 1998. Sul fronte arabo le trattative di mercato apriranno il 17 luglio e non bisogna escludere che dalla Saudi League possa arrivare l’offerta indecente. Una settimana di incertezza è ancora tollerabile, poi Conte avrà bisogno di chiarezza sul nome del centravanti. Anche perché Lukaku, dichiaratosi pronto a seguire Conte ed a decurtarsi l’ingaggio da 8 milioni netti, non può tenere a lungo in sospeso gli altri club interessati.