Conte, spallata al campionato e bordata da ex: “Mi pare che senza di me…”

Le parole dell'allenatore del Napoli dopo il successo a San Siro: "Il nostro obiettivo primario è tornare nelle coppe"
Conte, spallata al campionato e bordata da ex: “Mi pare che senza di me…”

MILANO - Vittoria di personalità del Napoli che sbanca San Siro 2-0 battendo il Milan provando la prima vera fuga stagionale, infatti la squadra di Antonio Conte comanda con 7 punti di vantaggio sull'Inter e 8 sulla Juventus. Le parole dell'allenatore dei partenopei ai microfoni di Dazn nel post-partita: "Nessuno si nasconde, realisticamente quello che stiamo facendo è qualcosa di incredibile. Ma dobbiamo restare molto umili e pensare partita per partita. Io ho le spalle larghe, le responsabilità me le hanno sempre date. Dobbiamo cercare di fare ogni partita più punti possibili, noi sappiamo il nostro obiettivo e non ci vogliamo nascondere - aggiunge - Il nostro obiettivo primario è tornare nelle coppe, perché sappiamo benissimo quando conta. Noi vogliamo che i nostri tifosi sognino e vogliamo alimentare i loro sogni, perché sappiamo che Napoli è un ambiente caldissimo".

Ambiente e tifosi

"Quello che piace è l'ambiente che abbiamo creato a Castel Volturno, dal giardiniere ai calciatori. Respiro aria pulita e bella. Io comunque soffro perché vorrei vincerle tutte. Questa partita l'abbiamo preparata con un solo allenamento. Ringrazio lo staff e tutte le persone che sono stressate continuamente. Chiedo tanto a me e a chi mi circonda - aggiunge - Con lui c'è grande empatia, ha fatto di tutto per venire a Napoli per lavorare di nuovo insieme. Posso parlare benissimo di lui. Un ragazzo a posto, come tutti quelli che alleno, sia quelli rimasti che quelli nuovi".

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Un nuovo percorso

"Il cartello 'Lavori in corso' c'è e ci rimarrà - ha continuato in conferenza - Ribadisco: il Napoli, come anche il Milan, ha cambiato allenatore e ha iniziato un nuovo percorso. La differenza tra noi e loro è che ci ha dato 22 punti di distacco l'anno scorso. Anche loro hanno la scritta 'Lavori in corso', nonostante credo che Fonseca abbia trovato una solidità di base maggiore rispetto a noi su cui lavorare. Ogni club a inizio anno si pone degli obiettivi e quello del Napoli è di tornare in Europa, entrando dalla porta principale; però c'è chi ci vuole rubare l'idea, ci sono cinque-sei squadre. Non cambia niente rispetto al passato. Rimaniamo umili. Sono tre punti importanti. Nessuno, nessuno si poteva aspettare 25 punti dopo ciò che è successo l'anno scorso. Abbiamo messo un po' di fieno in cascina in vista dei periodi negativi”.

"Crescere tutti insieme, a livello di mentalità. Dobbiamo continuare ad alzare l'asticella. Ogni singolo deve aumentare il rendimento, deve diventare più forte. Stiamo lavorando sotto tanti punti di vista. Possiamo ancora fare meglio. Però, siamo venuti a giocare a San Siro, non nel campetto vicino casa mia... So che impatto emotivo dà San Siro alle squadre avversarie, San Siro è la casa del calcio. Venire qui, a giocare contro il Milan, fare una buona prestazione e i tre punti ci deve dare fiducia e morale, senza farci perdere lucidità. Sappiamo che abbiamo dei limiti e che dobbiamo superarli per essere migliori”.

"A me quello che piace del Napoli è l'ambiente che si sta creando tra di noi. Tutti si sentono molto partecipi, molto dentro il progetto: questa è la cosa più bella che possa ricevere. C'è un'aria positiva e questo mi dà tanta carica, tanto entusiasmo e tanta responsabilità. A Napoli la passione è tutto: i tifosi devono sapere che noi lavoriamo giorno e notte per renderli orgogliosi".

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La bordata di Conte

"Con Lukaku c'è grande empatia, ha fatto di tutto per venire a Napoli per lavorare di nuovo insieme. Posso parlare benissimo di lui. Un ragazzo a posto, come tutti quelli che alleno, sia quelli rimasti che quelli nuovi".

Infine, un pensiero (con tanto di frecciata) sulla sua esperienza al Tottenham: "Pure lì penso di aver fatto bene: al mio arrivo erano noni e siamo andati in Champions. Mi pare che nei due anni successivi senza di me il Tottenham non ci sia arrivato. Sono andato via per motivi personali, lasciando la squadra quarta e sono finiti ottavi…”. Antonio Conte e il Tottenham non si sono lasciati nel migliore dei modi. L'allenatore leccese si era separato dagli Spurs dopo l'eliminazione in Champions League contro il Milan di Pioli e dopo il pareggio per 3-3 contro il Southampton. Le cause del divorzio tra Conte e gli Spurs, secondo The Athletic in un articolo dello scorso anno, sarebbero molteplici: la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata lo sfogo in conferenza dopo l'ultima partita in Premier League contro la squadra di Selles. Inoltre, il rapporto tra il tecnico e i giocatori sarebbe stato definito "tossico e marcio" da qualcuno di loro, stanchi anche dei suoi allenamenti giudicati "monotoni" e delle sue tattiche troppo "schematiche".

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MILANO - Vittoria di personalità del Napoli che sbanca San Siro 2-0 battendo il Milan provando la prima vera fuga stagionale, infatti la squadra di Antonio Conte comanda con 7 punti di vantaggio sull'Inter e 8 sulla Juventus. Le parole dell'allenatore dei partenopei ai microfoni di Dazn nel post-partita: "Nessuno si nasconde, realisticamente quello che stiamo facendo è qualcosa di incredibile. Ma dobbiamo restare molto umili e pensare partita per partita. Io ho le spalle larghe, le responsabilità me le hanno sempre date. Dobbiamo cercare di fare ogni partita più punti possibili, noi sappiamo il nostro obiettivo e non ci vogliamo nascondere - aggiunge - Il nostro obiettivo primario è tornare nelle coppe, perché sappiamo benissimo quando conta. Noi vogliamo che i nostri tifosi sognino e vogliamo alimentare i loro sogni, perché sappiamo che Napoli è un ambiente caldissimo".

Ambiente e tifosi

"Quello che piace è l'ambiente che abbiamo creato a Castel Volturno, dal giardiniere ai calciatori. Respiro aria pulita e bella. Io comunque soffro perché vorrei vincerle tutte. Questa partita l'abbiamo preparata con un solo allenamento. Ringrazio lo staff e tutte le persone che sono stressate continuamente. Chiedo tanto a me e a chi mi circonda - aggiunge - Con lui c'è grande empatia, ha fatto di tutto per venire a Napoli per lavorare di nuovo insieme. Posso parlare benissimo di lui. Un ragazzo a posto, come tutti quelli che alleno, sia quelli rimasti che quelli nuovi".

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