Si riparte con la stessa determinazione e un’identica volontà di riprendersi domenica contro l’Inter i tre punti che l’Atalanta meritatamente gli aveva sottratto. Oggi Antonio Conte terrà a rapporto la squadra e comincerà il lavoro per arrivare al match del Meazza da capolista che vuol difendere il primato. Lavoro che verrà spalmato in tutta la settimana, mentre i nerazzurri dovranno affrontare in Champions l’Arsenal quarto in Premier. Un vantaggio c’è: il match-scudetto non si giocherà alle 12.30. Perché nemmeno Conte è riuscito a spezzare la “maledizione” casalinga del lunch match domenicale che tormenta il Napoli. Sono quattro stagioni che gli azzurri non vincono il lunch match: era il 17 gennaio 2021 e la squadra allenata da Gattuso vinse con un netto 6-0 contro la Fiorentina. La domanda di tutti oggi è: la sconfitta contro l’Atalanta potrà essere salutare come quella di Verona?
Conte: "Ci vuole pazienza"
Conte non fa drammi e predica calma, riconoscendo la forza della squadra di Gasperini. «Ci vuole pazienza» ha ripetuto il coach salentino al termine della gara, consapevole però di avere poco tempo a disposizione. La necessità di ripartire subito si fa pressante e il calendario gli propone la sfida contro i campioni d’Italia in carica. Quale test migliore per misurare le ambizioni della sua squadra, che proprio da San Siro - sponda Milan - ne è uscito vincitore una settimana fa? Negli ultimi anni, il Napoli, da Milano contro l’Inter è tornato sempre con le ossa rotte: sono 7 stagioni che non vince in casa dei nerazzurri. Ma Conte sa come si fa, non ha mai perso contro l’Inter (4 vittorie e 2 pareggi) e anche contro Inzaghi ha uno score molto positivo: 2 vittorie, 1 pareggio e una sconfitta. Don Antonio ha parlato del Napoli anche di una squadra che si sta «ricostruendo» ed è meno attrezzata di altre per vincere lo scudetto.
Le certezze di Conte
Eppure negli ultimi 13 anni - da quando si è seduto la prima volta sulla panchina della Juventus - solo una volta (nella stagione 2012/13) si è ritrovato al primo posto dopo 11 giornate. Per riprendere il cammino post Verona, l’allenatore salentino, avrà bisogno delle sue certezze: a cominciare da Lobotka. Lo slovacco ha recuperato dall’infortunio rimediato in Nazionale e, da buon regista qual è, ha scelto la serata perfetta per il ritorno in scena: contro la squadra di Inzaghi, per quella che può essere già una sfida tricolore. Avrà bisogno del miglior Lukaku, autore di una prestazione insufficiente contro l’Atalanta. Ma il belga ha un ottimo feeling con le sue ex squadre, ha segnato contro tutte (Chelsea, Manchester United, Everton ecc.) ad eccezione dei nerazzurri. Una “maledizione” - un’altra - che anche lui vuole lasciarsi alle spalle per ripartire e ripagare la fiducia che il coach salentino ha riposto in lui.