Con la fine del calciomercato invernale, Giovanni Manna ha parlato in conferenza stampa. Il direttore sportivo del Napoli si è espresso sulle mosse degli azzurri, in una sessione caraterizzata dall'inaspettato addio di Khvicha Kvaratskhelia. Una cessione colmata ripiegando su Noah Okafor dal Milan in un'operazione di prestito con diritto di riscatto. In difesa, dopo aver corteggiato a lungo Danilo, non è invece arrivato nessun rinforzo per Antonio Conte.
Napoli, Manna attacca: "Quasi ricattati da Kvara"
Il dirigente ha iniziato parlado subito della cessione di Khvicha Kvaratskhelia al Psg: "Innanzitutto, buongiorno a tutti per essere venuti anche con poco preavviso, ci tenevamo a precisare alcune dinamiche che possono sembrare non corrette o veritiere e che in questi giorni abbiamo letto. Ci vogliamo mettere la faccia e con trasparenza spiegare le dinamiche di quest'ultimo mese. Noi ringraziamo Kvara per ciò che ha fatto a Napoli, cos'ha dato alla città, abbiamo provato a sanare una situazione complicata a luglio, poi a novembre, dicembre, ma siamo stati costretti a cederlo in questa sessione perché ci siamo ritrovati, non dico ricattati, ma quasi. Ed è stato doveroso farla, ho letto che serviva per risanare il mercato estivo, il bilancio, ma non è vero, abbiamo trattato un rinnovo importante fino a 20 giorni prima poi le dinamiche del mercato e la volontà del calciatore ci hanno portato a fare una cosa diversa. E' andato via un giocatore importante, come dite voi, come diciamo tutti, è oggettivo, ma il Napoli ha provato a lavorare sul mercato per sostituirlo in maniera adeguata perché era probabilmente il miglior giocatore della squadra per status. Non siamo riusciti a concretizzare delle trattative perché a gennaio i parametri sono diversi ed è difficile che i calciatori forti possano spostarsi ed alcuni valori non erano congrui alle nostre valutazioni ed ai parametri che il Napoli aveva, ha ed avrà in futuro, soprattutto dei livelli salariali. Penso di aver risposto. Avremmo potuto provare negli anni precedenti a rinnovare, ci avrebbe protetto da dinamiche extra-calcio che si sono presentate e ci hanno costretto ad effettuare questa uscita. Quando una persona vuole andare via, è difficile convincerla a restare, ci puoi provare 2 volte, poi le cose non vanno perché trattenere chi non ci voleva stare? Perché? Chi sta qui deve volerlo, sposare il progetto, sacrificarsi tutti i giorni, lavorare duramente, seguire il tecnico, altrimenti non va bene. Questo è alla base, non da noi, ma in generale. Se tutto questo viene meno non ha senso perseguire cose che non ti danno nulla".
