© www.imagephotoagency.itPARMA - Esattamente un anno fa Gervinho è tornato in Italia 17 agosto 2018), dopo l’esperienza in chiaroscuro in Cina con l’Habei Fortune. Roberto D’Aversa ha costruitoil suo Parma attorno alle sue caratteristiche: e lo scorso anno Gervinho ha trascinato i gialloblù alla salvezza segnando 11 gol (record personale) e fornendo 3 assist in 30 presenze complessive in campionato. Gervinho ha ripreso la nuova stagione (è arrivato in ritiro con qualche giorno di ritardo a causa di un lutto familiare) con lo stesso piglio, la stessa fame e il solito fiuto del gol. Una doppietta contro il Trabzonspor (2-2) e un gol contro gli austriaci del Gw Micheldorf (4-0) durante le amichevoli pre campionato, e un’altra splendida doppietta nella vittoria per 3-1 contro il Venezia nel terzo turno di Coppa Italia. I due gol segnati sabato sera rappresentano il top di gamma del repertorio dell’ivoriano: ripartenza fulminea, dribbling, difensori impalati e conclusione in porta. La seconda rete, in particolare, è condita da una corsa di 40 metri palla al piede, una pura delizia, condita da una dedica speciale: "Riposa in pace Dj Arafat" si leggeva sulla maglietta bianca esposta al pubblico e alle telecamere; un omaggio al famoso dj (1 milione e 700 mila fan su Instagram), anch’egli ivoriano, scomparso lo scorso 12 agosto in seguito ad un incidente stradale.
Messaggio alla Juve
La dedica di Gervinho, però, è anche un messaggio di sfida alla Juventus, l’avversario di sabato prossimo al Tardini. E la Signora conosce bene i pericoli e i veleni che sprigiona il giocatore africano, tant’è che nella passata stagione bucò tre volte il suo ex compagno di squadra Szczesny (ai tempi dell’Arsenal): il gol del momentaneo 1-1 dell’andata, (finì 2-1 per i bianconeri) e la doppietta all’Allianz Stadium che mise il sigillo su una clamorosa rimonta, da 3-1 a 3-3.
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