
Il Parma si prepara ad ospitare la prima della classe: contro l'Inter, nel match valido per la 31esima giornata di Serie A, per l'allenatore gialloblù Cristian Chivu è un ritorno al passato. Il tecnico, arrivato sulla panchina romagnola da poche giornate, ha un glorioso passato con la maglia della formazione milanese. Una partita che non sarà mai come le altre, come ha lui stesso raccontato nella conferenza stampa di vigilia.
Parma-Inter, la conferenza stampa di Chivu
"È una partita importante per il Parma, non per me. Il mio passato non posso rinnegarlo, in quella società ho passato 13 anni, la mia stima e il riconoscimento rimarrà per sempre. Ma in questo momento penso al Parma, a quello che dobbiamo fare e a quello che è l'obiettivo nostro. Ho preparato la partita come sempre fatto in questo mese e mezzo. Affrontiamo una delle squadre più forti d'Europa, bisogna saper affrontare questo tipo di partite". Non utilizza giri di parole e non si nasconde Chivu alle domande sul suo passato all'Inter, ma la priorità è il Parma e fare una buona prestazione. Soprattutto per tirarsi fuori da un momento di difficoltà: "La classifica è quella, vivere un momento incerto può creare qualche difficoltà, lo è anche per le squadre importanti. La spensieratezza si può trovare all'estero, c'è meno pressione e l'allenatore non incide troppo sulla parte tattica. Questa spensieratezza e quel modo di approcciare la partita viene naturale. In Italia pensiamo più a cose che mettono dubbi ai giocatori quando devono avere responsabilità. A livello mentale non avrebbe cambiato fare gli stessi punti ma con le vittorie, il punto di partenza è non aver perso. Dobbiamo crescere nella motivazione, nella fiducia che ci permette di ottenere qualche risultato in più".
E sugli avversari: "Servono coraggio, applicazione per capire i momenti della partita. Loro sono in grado di metterti in quella condizione, qualcosina potranno concedere. Si parte sempre dal fatto che si comincia 0-0, loro sono favoriti ma i miei sono pronti a fare di tutto per metterli in difficoltà". L'ambiente e i tifosi possono essere l'elemento in più: "Lunedì sera avevamo 1300 tifosi a Verona, è stato qualcosa di meraviglioso. Ci impegniamo sempre al massimo, cerchiamo di dare grinta e di far capire che vogliamo lottare. Continuiamo a dimostrare di voler mantenere la categoria, giocare in casa con lo stadio tutto esaurito, ci farebbe molto piacere regalargli qualcosa".