ROMA - Niente voli pindarici. Rudi Garcia non si lascia trasportare dal successo sul Real Madrid campione d'Europa o dagli ambiziosi traguardi fissati dal presidente Pallotta. Il tecnico resta saldamente ancorato alla realtà e, dopo la sfida di Dallas, ribadisce gli obiettivi della sua Roma. "L'ambizione c'è, è bello sognare nella vita, io penso che se una persona non sogna si annoia - spiega il francese -. Noi sogniamo tutti, anche io sogno, ma quest'anno in Champions League se superiamo il girone sarà già una bella cosa. L'ho detto e lo ripeto: per noi la priorità sarà il campionato, vogliamo finire il più in alto possibile, e sappiamo che avremo tante difficoltà a farlo perché ci sono molte squadre importanti". Insomma, meglio non sbilanciarsi troppo e godersi il prestigioso risultato colto negli Usa sulle merengue di Carlo Ancelotti. "Era solo una partita amichevole, non abbiamo visto una partita di una competizione ufficiale. Di certo, è meglio vincere sul campo e nel modo in cui lo abbiamo fatto - le parole di Garcia dopo il secondo impegno nella 'Guinness International Champions Cup' -. È vero, nel primo tempo abbiamo sofferto, ma è anche normale: giocavamo contro il Real Madrid, che ha tanti grandi giocatori, e poi loro il 12 agosto saranno già in campo per la Supercoppa europea contro il Siviglia. Mi è piaciuto però il fatto che la squadra ha saputo soffrire per poi avere la ricompensa nel secondo tempo" grazie alla rete di Totti dopo 13' minuti su assist di Florenzi. Garcia, infine, si sofferma anche sul diverbio avvenuto ancor prima del fischio d'inizio dell'incontro tra Keita e Pepe (il romanista si è rifiutato di stringere la mano al portoghese, che quindi ha cercato il contatto fisico). "Posso solo dire che il comportamento di Pepe non è da campione" la stoccata del tecnico giallorosso. La ruggine tra i due giocatori è di vecchia data, e risale al 'Clasicò di Supercoppa del 2011: in quell'occasione Pepe si rivolse a Keita chiamandolo "scimmia", episodio che evidentemente l'ex giocatore del Barcellona non ha dimenticato.
TOTTI - "Questa Roma è stata costruita per vincere lo scudetto", firmato Francesco Totti. Dopo aver deciso con un gol la sfida di Dallas contro il Real Madrid, il capitano giallorosso fissa i traguardi stagionali della squadra di Rudi Garcia. "Non è semplice ma vogliamo fare meglio dello scorso anno, in cui abbiamo trovato una squadra che ha battuto tutti i record possibili e immaginabili - ricorda Totti riferendosi alla Juventus di Conte - però il nostro è un organico che deve lottare per lo scudetto, noi cercheremo di vincerlo". "Se metto questa squadra al di sopra di quella allenata da Capello? No, al momento è sotto perché con quella abbiamo vinto - sottolinea il numero 10 romanista - ma questa deve fare bene perché ha grandi potenzialità e grandi giocatori. C'è un grande gruppo, speriamo di poterci ripetere come nel 2001". Nonostante il successo negli Usa sul Real Madrid campione d'Europa, poi, Totti non se la sente di iscrivere la Roma tra le pretendenti alla prossima Champions League: "Bisogna essere realisti, ci sono squadre molto più forti. Noi dobbiamo arrivare il più lontano possibile, sappiamo che è difficile, ma cercheremo di mettere in difficoltà tutte le squadre che incontreremo". "Il calore dei 60 mila spettatori di Dallas al momento della sostituzione? Uscire tra gli applausi fa sempre piacere - conclude Totti - Il Real poi è sempre stata la seconda squadra che ho tifato, quindi sono orgoglioso. L'importante però era fare bene, dimostrare che la Roma c'è, anche se ancora è presto dirlo".
TOTTI - "Questa Roma è stata costruita per vincere lo scudetto", firmato Francesco Totti. Dopo aver deciso con un gol la sfida di Dallas contro il Real Madrid, il capitano giallorosso fissa i traguardi stagionali della squadra di Rudi Garcia. "Non è semplice ma vogliamo fare meglio dello scorso anno, in cui abbiamo trovato una squadra che ha battuto tutti i record possibili e immaginabili - ricorda Totti riferendosi alla Juventus di Conte - però il nostro è un organico che deve lottare per lo scudetto, noi cercheremo di vincerlo". "Se metto questa squadra al di sopra di quella allenata da Capello? No, al momento è sotto perché con quella abbiamo vinto - sottolinea il numero 10 romanista - ma questa deve fare bene perché ha grandi potenzialità e grandi giocatori. C'è un grande gruppo, speriamo di poterci ripetere come nel 2001". Nonostante il successo negli Usa sul Real Madrid campione d'Europa, poi, Totti non se la sente di iscrivere la Roma tra le pretendenti alla prossima Champions League: "Bisogna essere realisti, ci sono squadre molto più forti. Noi dobbiamo arrivare il più lontano possibile, sappiamo che è difficile, ma cercheremo di mettere in difficoltà tutte le squadre che incontreremo". "Il calore dei 60 mila spettatori di Dallas al momento della sostituzione? Uscire tra gli applausi fa sempre piacere - conclude Totti - Il Real poi è sempre stata la seconda squadra che ho tifato, quindi sono orgoglioso. L'importante però era fare bene, dimostrare che la Roma c'è, anche se ancora è presto dirlo".
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