Garcia: «Roma, buon inizio. Difesa da rivedere» 

Il tecnico giallorosso conferma la presenza di De Rossi e Dzeko al Franchi: «Daniele è allenato, penso che ce la faccia. Edin è un campione, una nostra grande risorsa»

ROMA - Rudi Garcia torna a parlare in questa settimana di calcio eccitante come ha definito il tecnico francese questa serie di impegni per la Roma, che passa da Leverkusen in Champions League alla lotta per il vertice in Serie A a casa della Fiorentina: «Domani sarà una bella partita, è un piacere giocare certe partite. Come a Leverkusen: è stata una gara particolare, ma il gioco ci porterà a vincere le partite e non sono preoccupato. Ma quando siamo in vantaggio non dobbiamo abbassarci, dobbiamo tenere più la palla. Siamo una squadra che quando è in difficoltà ha reazioni formidabili, ma ora i ragazzi devono convincersi che quando siamo sopra devono continuare a giocare, sicuri e consapevoli, senza addormentarsi».

La difesa romanista, secondo miglior reparto delle ultime due stagioni dopo la Juventus, senza aver molti problemi in più quest'anno. I continui sconvolgimenti di mercato certo non aiutano: «Era previsto che ci serviva tempo per mettere a posto la difesa. Rudiger è giovane ed è arrivato infortunato, gli serve tempo, ma ha un grande potenziale: non si gioca in nazionale tedesca a caso. Come sapevamo che Castan aveva bisogno di tempo per recuperare. Ma se il nostro gioco è improntato a far gol è chiaro che la difesa deve correre qualche rischio in più. Siamo a due punti dal secondo posto del girone Champions e secondi in campionato. Significa che quest'inizio di stagione non è stato così male. Il calciomercato è sempre molto difficile e per fortuna abbiamo un grande direttore sportivo. Attacco e difesa sono figli dell'atteggiamento della squadra, non un problema dei singoli. Io voglio fare un calcio offensivo, ovviamente con una base forte di difesa però. Infatti da quando sono qua i numeri dicono che abbiamo avuto sempre buone difese. Certo sul mercato cambiamo spesso, ma questa è una regola economica. Le rose sono sempre differenti e i paragoni non servono a niente. Ci sono almeno 5 giocatori nuovi solo già tra gli undici spesso titolari». Chiusura sul mistero del bigliettino a De Rossi, che Garcia ha recapitato al capitano romanista a Leverkusen, appena prima del crollo finale: «Quando è entrato Dzeko ci siamo riorganizzati sulle marcature sui calci da fermo e il capitano aveva il compito di farli eseguire. De Rossi si è allenato, dopo un buon riposo, e sono fiducioso che ce la faccia. Come Dzeko, è una risorsa in più, un grande campione che sa fare tutto. Serve mettergli al fianco giocatori che possano servirlo e che sappiano sfruttare la profondità».

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