Serie A Roma, Pallotta: «Odio perdere: voglio far felici i tifosi»

Il presidente: «E' stato bello rivedere i giocatori e incontrare tutti gli altri. Sono stato via troppo tempo»
Serie A Roma, Pallotta: «Odio perdere: voglio far felici i tifosi»© ANSA

ROMA - Pallotta lascia la città e torna a Boston. La Roma ha pubblicato sul sito ufficiale un'intervista particolare, un botta e risposta via sms, con il numero uno giallorosso che ha chiuso la settimana nella Capitale incontrando il prefetto Gabrielli dopo aver brindato alla qualificazioni agli ottavi di finale di Champions. "E' stato bello rivedere i giocatori e incontrare tutti gli altri. Sono stato via troppo tempo. Tutte le volte penso che mi piacerebbe passare più tempo a Roma. Per buona parte della settimana sono stato impegnato in riunioni organizzative, sia legate all'aspetto sportivo sia a quello commerciale. Venerdì, poi, ho concluso la mia settimana con un incontro molto piacevole con il prefetto Gabrielli. Nell'anno nuovo passerò più tempo a Roma", le dichiarazioni del presidente.

SUL TIFO - "I tifosi mi parlano tutto il giorno e in ogni occasione resto convinto del fatto che sono i più appassionati al mondo. E per questo desidero tanti successi per loro. Ovviamente esprimono il loro parere sulla squadra. E' nel loro diritto, è un fatto costruttivo e utile. La maggior parte dei tifosi mi dice di non cambiare strada e mi ringrazia di renderli fieri della Roma".

SULLA CHAMPIONS - "Penso che la squadra abbia giocato bene, in particolar modo quando è venuta fuori nel secondo tempo. Ovviamente c'era meno sostegno del previsto ma proseguire il cammino in Champions era importante per diversi motivi".

QUESTIONE STADIO - "Sistemare le cose più velocemente possibile è nella mia natura. Sono il primo ad essere frustrato con me se stesso, soprattutto quando noto che certe cose vanno troppo lente rispetto alle mie aspettative. Ma poi devo fermarmi a pensare che ci vuole tempo. Non ho molta pazienza. E odio perdere".

TOTTI NELLA STORIA - "Adoro Francesco. Il mio più grande dispiacere è di non averlo visto giocare fin da ragazzino. E' una leggenda, ma è molto umile e sono entusiasta che possa continuare a essere un pezzo importante della storia della Roma per i prossimi anni".

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