Roma-Frosinone, Spalletti: «La vittoria è una sorta di liberazione»

L'allenatore giallorosso: «Dzeko va servito meglio, i tifosi non hanno fischiato»
Roma-Frosinone, Spalletti: «La vittoria è una sorta di liberazione»

ROMA - «La cosa che più è balzata agli occhi è stato vedere l'abbraccio dei ragazzi a fine partita, come se ci fosse stata una sorta di liberazione». Luciano Spalletti saluta così ai microfoni di Mediaset la prima vittoria della sua Roma da quando è tornato sulla panchina giallorossa. «Queste vittorie ci danno una spinta importante, ci sono stati dei momenti di difficoltà durante la gara anche per il momento difficile che stiamo passando. In questo momento qui la squadra ha bisogno di corsa e di sostanza e di ritrovare serenità».

LA GARA - «Il Frosinone - aggiunge il tecnico giallorosso - è stato bravo, ci ha messo in difficoltà nel primo tempo, noi poi siamo stati bravi a tornare in vantaggio e dopo il 3-1 abbiamo anche giocato un buon calcio. Dobbiamo tornare a fare il calcio che conosciamo e che questi ragazzi hanno fatto anche prima con Garcia».

LA CRONACA DEL MATCH

I TIFOSI - «Deluso dagli spalti ancora vuoti? Il tifoso della Roma è abituato bene, è abituato a grandi squadre e a grandi giocatori: dobbiamo fare meglio per riportarli allo stadio. I fischi dei tifosi? Oggi i fischi non ci sono stati, quelli che fischiavano erano i tifosi del Frosinone, zero fischi da parte dei nostri tifosi che ci hanno sostenuto e aiutato».

DZEKO E TOTTI - «Dzeko riceve pochi palloni? Dobbiamo servirlo di più e meglio e anche lui deve migliorare in alcuni movimenti, deve andare di più alle spalle della difesa. L'ho tolto perché volevo vedere Totti, adesso ci saranno tante partite in pochi giorni, di Dzeko, come di tutti gli altri, ne avremmo bisogno. Il ritorno di Totti? Ha fatto una mezz'ora buona, veniva da un lungo infortunio, bisogna considerare vari fattori ma è andato bene».

LA CLASSIFICA DI SERIE A

PARLA EL SHAARAWY - «Partire così è veramente bello, sicuramente è un'emozione fantastica e indimenticabile». Sprizza gioia da tutti i pori Stephan El Shaarawy dopo il suo esordio coi fiocchi con la Roma nel match vinto contro il Frosinone. Gol di tacco alla Ibrahimovic? «Vero - ammette il Faraone ai microfoni di Sky - qualcosa l'ho imparato da lui in allenamento. Il mio difetto era sempre quello di estraniarmi un pò dal gioco. Con questo centrocampo con tanta qualità posso entrare di più nel vivo del gioco, ma ora il mio obiettivo è ritrovare la condizione. I miei compagni mi dicevano di variare la giocata, anche perché ormai i difensori lo sanno: è una cosa su cui sto lavorando e sicuramente darà i risultati. L'obiettivo è dare una svolta alla mia carriera e in questa squadra posso riuscire a esprimermi al meglio, ma bisogna dare continuità».

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