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Dear Mr. Pallotta, intervenendo alla Sport Analytics Conference, a proposito di Totti, lei ha affermato: «A Roma abbiamo quello che probabilmente è stato uno dei più grandi giocatori di sempre in Italia. Francesco, benché abbia ancora un talento con qualità incredibili, ha 39 anni e credo sia ovvio per lui e per molta gente che non può più giocare allo stesso modo di prima. Semplicemente, il suo corpo non glielo permette. Il suo contratto scade quest'anno e tutti ne vogliono un altro. La pressione a Roma nei miei confronti, per il rinnovo, è incredibile. Ho avuto molti colloqui con lui e gli ho detto: starai qui per più di 30 anni, lo sai, pensa a come vuoi uscire dal calcio. Io non trovo sia difficile da capire, ma lo è per la cultura che c'è in Italia dove un giocatore del suo calibro ha fatto vendere a lungo il maggior numero di magliette, è il simbolo di Roma e lo sarà per altri 30 o 40 anni o per sempre in qualsiasi altro ruolo». Tradotto in soldoni, significa che, fra nove partite di campionato, il più grande calciatore nella storia della Roma, un autentico mito vivente del calcio mondiale, uscirà per sempre dalla Roma. Nonostante lui stesso desideri giocare per un altro anno nella Roma. Ora, Mr. Pallotta, lei è ovviamente libero di fare le sue valutazioni, che non devono coinvolgere Spalletti perché l’allenatore in questa storia non c’entra, avendo mantenuto sempre un atteggiamento chiaro e coerente. Per il poco che vale la nostra opinione e lungi da qualsivoglia pressione, pensiamo che un altro anno con Totti farebbe un gran bene alla Roma e farebbe un gran bene a Totti. Indipendentemente dai minuti e dalle presenze che il Capitano potrebbe collezionare nella prossima stagione, dal quantum stabilito per l’ultimo ingaggio, poiché non è certamente un problema di denaro, il significato della sua conferma sarebbe profondo, sotto l'aspetto umano, simbolico, di gratitudine. Sì, di gratitudine, Mr. Pallotta, nei confronti di un fuoriclasse universalmente ammirato, come riaffermato dall’ovazione del Bernabeu, in stretto ordine di tempo. Oscar Wilde ha scritto: Il male non è che fuori si invecchia, è che molti non rimangono giovani dentro. Totti è giovane dentro, Mr. Pallotta. Lo sia anche lei. Non se ne pentirà.