Roma, l'ex Viola contro Pallotta. Poi il messaggio a Totti: "Basta fare il testimonial"

L'ex dirigente e figlio del presidente del secondo scudetto si scaglia contro la proprietà
Roma, l'ex Viola contro Pallotta. Poi il messaggio a Totti: "Basta fare il testimonial"© Bartoletti

ROMA - Ettore Viola si scaglia contro la Roma, la dirigenza e James PallottaL'ex dirigente e figlio del presidente che ha portato i giallorossi a vincere il secondo scudetto nella stagio '82/'83 ha voluto commentare il momento della Roma, le scelte del patron giallorosso e l'arrivo di Paulo Fonseca: "Se uno continua a gestire la società attraverso manager che non capiscono molto di calcio e chi potrebbe aiutarli viene emarginato, la Roma è destinata ad andare sempre peggio”, le sue parole rilasciate a Dagospia. "Con mio padre tutto quello che è accaduto negli ultimi tempi a Trigoria, non sarebbe mai successo. Dino Viola era esageratamente presente, seguiva gli allenamenti, le partite allo stadio sia in casa che in trasferta. È così che si vince qualcosa".

Nel mirino di Viola anche i dirigenti, il ruolo assegnato a Totti e il nuovo tecnico: "Magari Fienga è un manager eccellente ma il calcio è un’altra cosa. Francesco decida cosa fare. Se gli danno un ruolo operativo ha senso che resti, se invece continua ad essere usato come testimonial mi sembra per lui tempo sprecato. Fonseca? A forza di sentirsi dire no da tutti, finalmente ne hanno trovato uno… L’aspetto è di una persona simpatica e disponibile ma io avrei puntato sul profilo di un allenatore che conosce il campionato italiano. Per Fonseca ci vorrà un anno di rodaggio. Ma la Roma di rodaggi ne ha fatti fin troppi…”.

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Infine sulla questione stadio: “Se Pallotta si rendesse conto che le problematiche del nuovo impianto a Tor di Valle sono tali che il suo progetto non può andare avanti, forse potrebbe decidere di lasciare a qualcun altro. Faccio fatica a pensare che diano l’ok definitivo a Pallotta per Tor di Valle che obiettivamente non mi sembra il posto migliore per costruire uno stadio. Se ce la dovesse fare, che Dio li benedica, ma non mi sembra che al momento ci siano i presupposti…".

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