Petrachi: "L'indagine su di me? E' nata da un lapsus"

Il ds della Roma si difende dalle accuse di aver lavorato per i giallorossi quando era ancora sotto contratto con il Torino: "Nella conferenza stampa per Mkhitaryan volevo dire luglio anziché maggio. Sono sereno"
Petrachi: "L'indagine su di me? E' nata da un lapsus"© Bartoletti

GRAZ (Austria) - Interpellato sull'indagine sportiva nei suoi confronti, Gianluca Petrachi si difende a pochi minuti dalla sfida di Europa League tra la Roma e il Wolfsberger: "L’indagine nei miei confronti? Purtroppo dopo la conferenza stampa di Mkhitaryan non ho fatto nessuna smentita perché pensavo fosse lampante il mio lapsus, ho detto maggio anziché luglio e la gente specula su questo" le parole del ds giallorosso a Sky.

PETRACHI LAVORA PER LA ROMA, IL TORINO SI INFURIA

L'attacco di Petrachi

Il direttore sportivo della Roma, accusato di aver iniziato a lavorare per i giallorossi quando era ancora sotto contratto con il Torino, ci va giù duro: "L'unico giornale a riportarlo è stato Tuttosport che non mi ha mai amato quando stavo a Torino e mi ha fatto le pulci. Nessuno mi ha ancora avvertito e non ho avuto nessuna situazione ufficiale, se poi si vuol montare un caso inutile dispiace, ci sono problemi più gravi nel calcio, ma è giusto che la procura mi interroghi. Sono sereno anche perché la mia carriera parla chiaro: sono 30 anni nel calcio e non ho nulla da nascondere".

Petrachi, lo smemorato di Lecce

Riproponiamo il video di Petrachi al rientro a Fiumicino dopo l'incontro con l'allenatore della Roma Fonseca: era il 4 giugno.

(T.S.) Fra le molte virtù del signor Petrachi, uno dei migliori direttori sportivi dell’orbe terracqueo e, ciononostante, non rimpianto né dal Toro né dai suoi tifosi, non viene malauguratamente annoverata la memoria. Se l’avesse più fulgida, il signor Petrachi ricorderebbe dove, come e quando ha fatto la clamorosa gaffe che l’ha messo nei guai con la giustizia sportiva, essendo ora a rischio squalifica. Accadde a Roma, addì 10 settembre 2019. Se andate su Google, bastano solo tre parole (Petrachi, Dzeko, Inter) e la Rete vi scaraventa addosso una valanga di testate che, con grande sorpresa del signor Petrachi, riportano tutte le testuali parole da lui pubblicamente pronunciate: “Quando la prima volta a maggio ho incontrato l’Inter ho posto il mio prezzo”. A parte le considerazioni di ordine lessicale (i prezzi non si “pongono", semmai si stabiliscono e, quando vengono stabiliti, si comunicano), è il riferimento a maggio che tiene in ambasce il signor Petrachi. Essendo egli, all’epoca, ancora sotto contratto con il Torino (rapporto sciolto soltanto il successivo 25 giugno), mai e poi mai Cairo l’avrebbe autorizzato a trattare Dzeko con l’Inter per la Roma. Giova ricordare che, sempre in maggio, il giorno 24, intervistato da Sky Sport, il Petrachi perentoriamente affermava: “Chi dice che ho già iniziato a lavorare per la Roma, non dice la verità. Incontri con i giallorossi? No, non nascondo che la Roma mi abbia cercato, ma non c’è stato alcun incontro e poi dal punto di vista professionale era giusto finire prima il campionato”. Non è finita: la sera del 4 giugno 2019, il Petrachi viene immortalato a Fiumicino,deambulante dietro l’amministratore delegato della Roma, Guido Fienga, di ritorno da un viaggio a Madrid, teatro di un incontro con Fonseca, poi felicemente approdato alla Roma, come documenta il puntuale video di corrieredellosport.it. Oggi, il signor Petrachi, definendo un lapsus il riferimento a maggio (“Volevo dire luglio”), ha accusato quei cattivoni di Tuttosport di "avergli fatto le pulci”. Gli siamo grati per il complimento disinteressato. Alla voce fare le pulci, spulciare, l’autorevole Enciclopedia Treccani sentenzia: “Esaminare minuziosamente un’opera per ritrovarvi notizie, dati particolari e soprattutto errori o inesattezze”. L’abbiamo fatto, arrivando a una conclusione: un capolavoro mediatico. Signor Petrachi, ci vediamo al prossimo lapsus. E occhio alle pulci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...