Roma, Fonseca: "Se non si sa gestire la pressione meglio coltivare patate"

Il tecnico portoghese ha una squadra ridotta all'osso: "Tante assenze ma lavoriamo per prevenire gli infortuni". Anche Florenzi out
Roma, Fonseca: "Se non si sa gestire la pressione meglio coltivare patate"© www.imagephotoagency.it

ROMA - Dopo il pareggio rimediato a Graz in Europa League contro il Wolfsberger, la Roma riparte dal Cagliari domani alle 15.00 all'Olimpico. Paulo Fonseca deve fare i conti con un'infermeria particolarmente piena: "E' una delle volte in cui sarà più facile per me scegliere, viste le assenze. Sarà semplice indovinare la formazione, anche se io non scenderò nei dettagli. Per Pastore è difficile giocare 2 partite in poco tempo. Cristante ha già fatto il trequartista in passato, anche se nessuno dei due ha le caratteristiche ideali, nel mio gioco il numero 10 copre spazi diversi, ma viste le circostanze la scelta ricadrà su uno di loro. Mi aspetto una partita difficile e complicata, contro una squadra che viene da risultati positivi, sarà complicata. Veniamo da un periodo difficile, con poco tempo a disposizione per allenarci. Spero che domani potremo presentarci con un sufficiente livello fisico per vincere".

Fonseca sugli infortuni: "Lavoriamo per prevenirli"

Lorenzo Pellegrini sarà out per circa due mesi, Zappacosta ancora di più. Gli infortuni continuano a essere, come da alcuni anni a questa parte, il nemico numero uno della Roma: "Non posso dire nei dettagli di ciascun caso, ma la questione è se stiamo facendo il possibile per la prevenzione e la risposta è si, c'è una politica rigorosa del club e rispettosa di parametri scientifici. L'infortunio più comune in questo periodo è quello ischiotibiale e ne abbiamo avuto solo un caso. Se ce ne fossero stati altri si poteva parlare di cattiva pianificazione. Poi c'è il discorso delle ricadute e una serie di infortuni casuali che nessuno puà prevedere, come nei casi di Zappacosta e Bouah. Si sta lavorando per prevenire questo tipo di infortuni. Non succede solo alla Roma ma a tutte le squadre che giocano con frequenza e competono su più fronti. Se si verifica in tutti i club, c'è da chiedersi se tutti stanno lavorando male o se questa sequenza di partite sia adeguata agli sforzi di un giocatore professionista". Domani tornerà tra i pali Pau Lopez, mentre sarà assente Florenzi alle prese con l'influenza. Nelle ultime due partite i giallorossi sono stati avari di gol: "Spesso creiamo occasioni e magari si sbaglia l'ultima scelta, è successo sia a Zaniolo che a Kluivert. E' vero che siamo poco rigorosi in zona assist, ne abbiamo parlato anche se non c'è stato molto tempo, abbiamo sottolineato che serve essere precisi. Ma la questione è legata all'età, sono entrambi giovani e la loro precisione aumenterà, fa parte del loro percorso di crescita. Sarà importante migliorare ed essere efficaci, ma è un tema che stiamo curando".

Fonseca e l'ambiente romano

Sulle pressioni dell'ambiente romano il tecnico lusitano rilancia: "Chi non può gestire la pressione non può fare il giocatore professionista. Mi chiedeva dell'ambiente romano, io vedo sempre il sostegno costante dei tifosi, come nell'ultima partita dove erano tantissimi. Tantissima gente che ci segue e che crede in noi, persone che creano un ambiente splendido in casa e in trasferta, che ci seguono in gran numero. E' qualcosa che va apprezzato e di cui sentirsi orgogliosi. La pressione c’è dovunque, specialmente dove si vuole vincere. Chi non vorrebbe conviverci? Chi non è in grado di sopportarla probabilmente dovrebbe prendersi un bell'appezzamento di terreno e dovrebbe mettersi a coltivare le patate o qualcos'altro, così sarebbe senz'altro più rilassato. Nel calcio c’è questa pressione e bisogna accettarla. E' qualcosa che va apprezzato e di cui sentirsi orgogliosi".

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