Roma, la formazione di Fonseca è da inventare

Giallorossi in pesante emergenza: con sei partite da giocare in 17 giorni, il tecnico ha solo 19 giocatori disponibili, di cui tre portieri e un unico centrocampista di ruolo
Roma, la formazione di Fonseca è da inventare© LAPRESSE

ROMA - Sei gare in 17 giorni, con in rosa appena 19 elementi (tra cui tre portieri) e un centrocampista di ruolo. Non il massimo per Fonseca, costretto già a rincorrere in campionato e con la qualificazione nel girone di Europa League ancora da conquistare. Senza Pellegrini, Mikhitaryan, Cristante (per ora è stato evitato l’intervento chirurgico per il distacco del tendine dell’adduttore destro: dovrà prima sottoporsi a una terapia per una decina di giorni, al termine della quale si deciderà come procedere), Diawara, Kalinic, Under e Zappacosta, il tecnico portoghese ha fuori titolari e sostituti. Senza dimenticare che Dzeko (lo si è visto a Genova, dove ha evitato i contrasti) è a mezzo servizio per il post-operatorio allo zigomo.



Cosa fare? Già domani, contro il Monchegladbach (ma con un occhio al Milan), si capirà se l'allenatore lusitano continuerà o meno con il 4-2-3-1. Ieri, nelle prove effettuate a Trigoria, considerando che Pastore (lo ha detto lui, alla vigilia del match con la Sampdoria) fatica a giocare due gare ravvicinate, al fianco di Veretout è stato provato Santon. Ma non finisce qui. Perché Dzeko non potrà scendere in campo sempre sino alla prossima sosta. In quest'ottica, Fonseca ha iniziato a sperimentare delle alternative. Tra queste, c'è quella di Zaniolo falso nueve. Nicolò con il fisico che si ritrova è l'unico elemento disponibile in rosa che può ovviare all'assenza di Edin. Non a livello di gol, ma sfruttando caratteristiche diverse che garantirebbero comunque alla squadra di salire. È chiaro che a quel punto servirebbero più inserimenti dei trequartisti e dei centrocampisti. Ed è proprio su questo che si sta cercando di lavorare a Trigoria.
L'intenzione sembra quella di continuare con la stella polare tattica del 4-2-3-1. Altrimenti, in un momento di grande difficoltà, l'alternativa potrebbe essere rappresentata dal ritorno al 4-3-3. A dir la verità, questa rosa sembra proprio costruita per giocare in questo modo. E anche le numerose defezioni, non scalfirebbero il modulo.

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