Veretout: "Alla Roma per sostituire De Rossi, una leggenda"

In un'intervista concessa a France Football, il centrocampista francese ha parlato delle sue esperienze e del rapporto con Fonseca
Veretout: "Alla Roma per sostituire De Rossi, una leggenda"© Bartoletti

ROMA - "Fonseca mi ha telefonato per parlarmi della sua visione di calcio e di come voleva che evolvessi", parola di Jordan Veretout, che ha raccontato un retroscena molto interessante ai microfoni di "France Football" sul suo arrivo alla Roma. Da quando è arrivato il centrocampista francese si è conquistato i gradi di titolare sul campo. Dieci presenze consecutive senza saltare neanche un minuto in Serie A. "Ho avuto l’occasione di trasferirmi in un top team del campionato francese, non sarebbe stato un passo indietro, ma amo troppo la Serie A per lasciarla. Anche l’opinione di mia moglie ha contato. L’Italia ci piace molto". E sul rapporto con Fonseca ha sottolineato: "Ha guardato quasi tutte le mie partite e mi ha descritto come ho giocato. Mi è sembrato molto interessato. Mi voleva, poi sta a me guadagnarmi il posto sul campo e questo è quello che provo a fare tutti i giorni. Sulla carta sostituisco una leggenda come De Rossi, ma non posso paragonarmi a lui"

La Fiorentina e Astori

Nantes, Aston Villa e Saint Etienne. Tre esperienze tra Francia e Inghilterra prima di sbarcare in Italia, con la maglia viola: "Ai primi allenamenti nessuno mi conosceva - ha ammesso Veretout - ero un giovane che arrivava campionato francese, ma non mi conoscevano. Per un francese, la Serie A non è il campionato di riferimento, ma mi sono adattato subito alla cultura e alla mentalità italiana. È tutto calcio, calcio, calcio. Sono andato d’accordo con gli italiani e esploso rapidamente. I tifosi della Fiorentina non erano contenti del mio addio, come in tutte le squadre, vorrebbero tenere sempre i migliori giocatori. Astori? Non avevo mai vissuto eventi simili nella mia vita privata. Ci penso ancora molto spesso. Davide, in modo assurdo, è morto nel sonno il giorno di una partita fuori. Era un grande capitano, mi aveva aiutato a integrarmi bene con la Fiorentina".

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