Dzeko: "Juve da battere, non è solo Cristiano Ronaldo. Ma anche la Roma è forte"

Il bosniaco frena sul futuro: "Io dirigente come Kolarov? Mi sembra presto per parlarne, sono più giovane di lui"
Dzeko: "Juve da battere, non è solo Cristiano Ronaldo. Ma anche la Roma è forte"© LAPRESSE

ROMA - La sconfitta rimediata contro i granata brucia ancora ma Edin Dzeko guarda avanti e sprona la sua Roma: "Con il Torino non siamo stati al nostro livello. Nessuno di noi lo è stato. Ultimamente abbiamo fatto grandi cose, come la vittoria a Firenze. Siamo tristi, ma non dobbiamo piangere. Abbiamo adesso una grande partite contro i campioni di Italia". Proprio contro la Juventus, Dzeko ha segnato il suo primo gol in giallorosso: "Mi ricordo di più l’esultanza perché mi è venuta spontanea. Non mi aspettavo di fare gol, perché la palla di Iago (Falque) non era perfetta. Era importante ed emozionante, perché è stato il primo gol. Subito contro la Juve". Contro i bianconeri, un altro gol è arrivato lo scorso anno: "Era in contropiede - le parole dell'attaccante bosniaco a Sky Sport - all'ultimo minuto. In quel momento si parlava troppo di me, ma pensavo solo a giocare. Mi ricordo solo la vittoria, i gol e le parate di Mirante". In giallorosso i gol di Dzeko sono stati 97: "Sì, ma potevano essere di più. Il 98 domenica? Speriamo, ma ora abbiamo più bisogno di punti che di un gol di Dzeko. Ne ho fatti tanti e spero di farne di più in futuro". Alla domanda se è più dipendente la Roma da Dzeko o la Juve da Cristiano Ronaldo, il bosniaco replica: "Nessuna delle due, una squadra non può dipendere solo da un giocatore. Ronaldo è un grande giocatore, ma la Juve ha altri grandi campioni".

Dzeko, la Roma e un ruolo da dirigente

A Trigoria, Dzeko è un modello da seguire: "Sono uno dei più vecchi, con Mirante, Fazio e Aleks. Proviamo sempre a dare consigli giusti ai ragazzi di grande talento che devono dare di più in allenamento e in partita". Aleks, ovvero Kolarov, suo compagno dai tempi del Manchester City, ha rinnovato il contratto con il club giallorosso e per lui si prospetta un futuro da dirigente. Per Dzeko è presto per parlare di futuro: "Sono un po’ più giovane di Aleks, sono contento che abbia rinnovato perché è un giocatore molto importante. Non ho pensato a fare il dirigente, lui lo vedo già in quel ruolo ma è ancora presto parlare di questo". Nell'estate scorsa, lo scenario di un passaggio all'Inter sembrava più che plausibile. Ora l'Inter è prima in classifica, e Dzeko avrebbe potuto far parte di quel team: "Sinceramente non ci ho pensato. Loro sono in alto meritatamente, lo abbiamo visto anche con il Napoli. Per il campionato italiano è una cosa buona avere questa competitività in vetta".

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