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ROMA - Futuro da scrivere. Fonseca rimane sotto osservazione anche se il tempo gioca a favore del portoghese. Con il closing per il passaggio di proprietà previsto il 17 agosto (presumibilmente a New York) e la ripresa dell'attività 10 giorni dopo (27), il tempo per le valutazioni rischia di essere alquanto esiguo. Soprattutto per un nuovo presidente che dovrà appoggiarsi inevitabilmente a qualcuno in loco e per una società che è ancora acefala del ds. Il portoghese ha ancora un anno di contratto, ma alla prima stagione ha fallito tutti gli obiettivi che lui stesso aveva indicato lo scorso settembre: «Puntiamo alla zona Champions e a vincere un trofeo». Quinto in campionato (mai realmente in competizione per il quarto), eliminato negli ottavi di Europa League e dai quarti della Coppa Italia, l'altra sera il tecnico è riuscito a definire la stagione «positiva».
Una valutazione quantomeno curiosa considerando le aspettative e i risultati. Il timore che il filotto finale in campionato possa aver regalato una percezione diversa esiste. Se il Siviglia ha riportato la piazza con i piedi per terra, vanno inoltre sottolineate due cose: 1) L'exploit non è servito a nulla se non a finire a 8 punti dalla Lazio (ad un certo punto il distacco era -20), quarta 2) Almeno in 4 gare casalinghe (Parma, Verona, Inter e Fiorentina) la Roma non è stata sfortunata a livello arbitrale, con decisioni che le hanno permesso di tenere a debita distanza il Milan. Il bicchiere, ad essere generosi, è dunque mezzo vuoto, anche considerando gli infortuni a catena (oltre 50, di cui una trentina muscolari) che hanno costellato l'annata. Di certo non è tutto da buttare. Fonseca ha dimostrato infatti alcune [...]
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