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ROMA - ll primo passo - Dzeko nuovamente in gruppo - era nell'aria già da sabato, quando Fonseca aveva rimandato la diatriba «alla prossima settimana». Ossia a questi giorni. E ieri, puntuale, è arrivata la conferma di un riavvicinamento quando l'attaccante si è allenato con i giocatori che non sono scesi in campo contro il Verona mentre i titolari svolgevano una seduta di scarico in palestra. Le prove di rappacificazione tra il bosniaco e Fonseca proseguono. E al di là delle leggere diversità di versioni trapelate ieri da Trigoria - tra chi ha giudicato il riavvicinamento nell'ottica dei «piccoli passi» e altri che lo hanno definito un «chiarimento» - alla fine la sostanza rimane la stessa.
Prove di normalità
Per arrivare alla fine della stagione, serve un compromesso. Perché l'attrito tra Dzeko e Fonseca ha radici profonde e non basterà una chiacchierata per risolvere la questione. Poi, a fine stagione, le strade presumibilmente si separeranno con un finale tutto da scrivere sul quale (ma non è certo nemmeno questo) potrebbe essere decisiva la qualificazione o meno alla prossima Champions. Prove di normalità, quindi, aspettando poi di capire cosa accadrà con la fascia di capitano. Il tecnico - costretto già a fare un passo indietro dalla posizione intransigente assunta in questi ultimi 10 giorni - intende mantenerla sul braccio di Pellegrini. Forse potrà chiarire il dubbio oggi in conferenza il general manager Pinto che fornirà anche la posizione della società. Tutto ciò avviene però con colpevole ritardo e nel momento nel quale il caso sembra ormai in fase di soluzione [...]
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