© LAPRESSE
ROMA - Il tecnico della Roma, Paulo Fonseca, si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Atalanta. Inizialmente, però, ha risposto ad alcune domande sul progetto ormai naufragato della Superlega: "Sono totalmente contrario e dico di più: sono un uomo e allenatore molto orgoglioso di far parte del mondo del calcio. Questo sport è in mano ai tifosi, giocatori e allenatori, non ai soldi. Sono orgoglioso della posizione presa dalla Roma e dagli altri professionisti. Abbiamo avuto una grande dimostrazione da parte del mondo del calcio". Successivamente l'analisi sul percorso dei giallorossi: "Fino a marzo siamo stati tra le prime quattro, poi abbiamo perso giocatori importanti. Le altre hanno potuto allenarsi con continuità io nelle ultime partite ho dovuto fare molti cambi. Roma e Atalanta sono due club diversi. Quello che stanno facendo loro è da ammirare ma è un paragone che non si può fare".
Tutte le news e gli aggiornamenti sulla Superlega
Fonseca: "Il bilancio va fatto alla fine"
Fonseca, in seguito, ha parlato degli impegni futuri: "La Roma è motivata, il campionato non è chiuso per noi. Adesso dobbiamo solo pensare all'Atalanta sapendo che non abbiamo fatto bene con il Torino. Ma non abbiamo perso l'identità. Non sto pensando al Manchester ma ad Atalanta e Cagliari. Sono ottimista per la questione infortunati. In poco tempo dovremmo avere tutti a disposizione. E' chiaro per tutti che in campionato non stiamo facendo quello che volevamo ma il bilancio va fatto alla fine. Il tempo è importante per avere programmazione. Preparo l'Atalanta con ambizione. Dobbiamo fare una partita con una squadra molto forte ma dobbiamo provare a vincere. Mkhitaryan e Veretout hanno avuto degli infortuni ma stanno bene. E' normale che nelle prime partite al rientro non erano al meglio".