ROMA - Una squadra - e di conseguenza una piazza - con il pensiero costantemente rivolto al futuro. A tal punto che in campionato da tre giornate la testa è alla semifinale di Europa League. Ora, però, che il confronto tanto atteso contro il Manchester United è alle porte, il pensiero corre già al prossimo tecnico. E quindi a Sarri, favorito da tempo, senza dimenticare però Allegri che ieri ha mandato in tilt i social facendosi immortalare con l'ex Righetti in un locale della Capitale. State Allegri è l'hashtag che accompagna la foto: di allegro, pensando alla Roma, c'è ben poco. Perché tutto l'universo giallorosso continua a pensare sempre al domani. Accade anche con i calciatori. Sono bastate poche partite ad esempio per trasformare Villar nel regista del futuro. Stesso destino per Ibanez che alcuni hanno addirittura accostato a quell'icona che è stato Aldair. Per non parlare di Reynolds, nemmeno arrivato e mai visto dalla maggior parte e già meritevole di alternarsi per la prossima stagione con Karsdorp.
La semifinale col Manchester
Futuro sempre e comunque davanti a tutto, per dimenticare un presente che vede la Roma arrivare alla semifinale di Europa League dopo un girone di ritorno deludente. Rimangono 18 i punti ottenuti dalla Roma nelle 14 gare disputate. Sette nelle ultime 5 gare, 4 nelle ultime 4, appena 1 nelle ultime 3: il biglietto da visita della squadra in vista del confronto con lo United. Che ora è la ciambella alla quale aggrapparsi per non parlare di fallimento. Non solo per Fonseca ma anche per molti della rosa. Alcuni già sanno che saluteranno, altri vorrebbero farlo lasciando in dote un trofeo. Bisogna farsi perdonare un campionato anonimo. Settimo posto, col Sassuolo in rimonta a -3, pass per l'Europa di serie C (Conference League) in discussione, eliminazione dalla Coppa Italia prima per mano dello Spezia B e poi con l'onta della gaffe delle 6 sostituzioni.