Roma, per Belotti voglia matta di Samp

Partito in ritardo, l’ex attaccante del Torino ha faticato a trovare la forma, ma adesso è deciso a sbloccarsi anche in campionato. La prova positiva in Europa con la rete del pareggio rilancia le quotazioni del Gallo in una Roma povera di gol

TORINO - Sarà un sabato con il derby della Mole diverso per Andrea Belotti. Il primo, dopo sette anni, che non vivrà in campo da capitano del Torino, ma semplicemente da tifoso, nel salotto della sua nuova casa a Roma. La Capitale lo ha accolto a braccia aperte e a due mesi e mezzo dal suo arrivo, il Gallo sta iniziando a ricambiare con i primi gol. Due, fino a questo momento, entrambi in Europa League, nonostante i 419 minuti giocati ad oggi, di cui 167 in Serie A. Un avvio “diesel” per l’attaccante bergamasco, ma preventivabile, visto il suo arrivo in giallorosso solo negli ultimi giorni d’agosto e un’estate passata da svincolato. Zero preparazione, se non quella fatta con la moglie nutrizionista per farsi comunque trovare nella miglior condizione per la sua nuova avventura. Ma di minuti e amichevoli nelle gambe nemmeno l’ombra, per questo a Roma ha dovuto giocare di rincorsa. Prima entrando solo per qualche spezzone di partita e poi provando a cominciare dall’inizio come nella gara d’esordio in Europa League contro il Ludogorets: 67 minuti in Bulgaria che mettono a nudo la necessità di una preparazione ad hoc che riesce a svolgere solamente durante la sosta per le nazionali, sfruttando la mancata convocazione di Mancini con l’Italia. Atleticamente migliora e i risultati iniziano a vedersi già nella gara in casa con il Lecce, ma soprattutto quattro giorni dopo a Siviglia, dove trova anche la rete che tiene a galla la Roma in Europa. «Sapevo che mi sarebbe servito del lavoro extra per trovare la condizione giusta. Poi i gol sarebbero arrivati», le sue parole dopo la sfida con il Betis.

Roma, voglia di Samp per Belotti

E le reti al Benito Villamarin sarebbero potute essere addirittura due se il Var non avesse annullato la prima per una posizione millimetrica di fuorigioco. Ma a Belotti, per il momento, va bene così. Adesso l’obiettivo è sbloccarsi anche in campionato dove non segna dallo scorso 1° maggio, quando con il Torino realizzò una tripletta all’Empoli da subentrato in venti minuti. Lunedì, però, la Roma non incontrerà i toscani, bensì la Sampdoria a Marassi, squadra cara al Gallo visti i 9 gol segnati in 15 partite. Numeri che rendono i blucerchiati la sua vittima preferita in Serie A e chissà che Mourinho non tenga conto anche di questo nelle scelte di formazione. L’assenza di Dybala lo costringerà sicuramente a ripensare la sua Roma, mentre il ritorno di Zaniolo spariglia le carte. Le soluzioni, infatti, sono tre: insistere sul ruolo con la doppia punta, lasciando Pellegrini o Zaniolo alle spalle di Abraham e Belotti; puntare sul Gallo al posto dell’inglese con i due trequartisti o far partire l’ex Torino dalla panchina. Le prime due ipotesi, con ancora due allenamenti da sostenere, sembrano le più probabili perché Mourinho vorrebbe provare a dare continuità a Belotti, l’unico attaccante giallorosso, escluso Dybala, a trovare il gol in una gara ufficiale nell’ultimo mese. Con Atalanta, Inter, Betis e Lecce, infatti, per la Roma gli unici a segnare sono stati Smalling e Dybala. Prima ancora c’era stato il 3-0 all’Olimpico con l’Helsinki che aveva visto tra i marcatori Pellegrini e appunto Belotti. Da quel giorno, 15 settembre, durava l’astinenza dei centravanti giallorossi. Ancora più lunga quella di Abraham, che risale alla gara prima con l’Empoli. Anche per questo Mourinho è deciso a puntare ancora sul Gallo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...