Roma, ansia Mourinho: gli agenti a Trigoria e i dubbi sul futuro

Le scelte societarie, i rumors sul possibile addio e una stagione che richiede ancora tante energie fisiche e mentali

ROMA - José Mourinho la chiama “emozione controllata”, quella che serve ora alla Roma per chiudere nel migliore dei modi la seconda stagione con il portoghese in panchina. Perché è vero che l’Europa League il giovedì consuma energie, ma ne consegna anche di diverse. Non fisiche, ma mentali. E su questo lavorerà oggi lo Special One nella rifinitura a Trigoria che anticipa la sfida di campionato di domani con il Bologna. La parola d’ordine sarà “equilibrio”, evitando di pensare troppo alla gara di ritorno con il Bayer che può consegnare alla Roma la seconda finale europea consecutiva. Le scelte di Mourinho, però, dovranno fare inevitabilmente i conti con la gara di giovedì prossimo e la gestione delle forze di un gruppo falcidiato dagli infortuni. Ecco allora che la colonna portante della squadra è il blocco azzurro composto da Mancini, Cristante e Pellegrini. A loro chiederà di stringere i denti, mentre è al vaglio un maxi turn over per far riposare anche Rui Patricio e Matic e che dovrebbe consentire a Wijnaldum e Dybala di riprendere la miglior condizione, cominciando domani dalla panchina e con il Bayer Leverkusen dal primo minuto. Viene da sé che l’all-in giallorosso ormai sia sull’Europa League, ma “l’emozione controllata” di cui parla Mourinho sta anche nel non lasciar andare il campionato perché l’udienza del 22 maggio alla corte federale d’appello per il caso Juventus sulle plusvalenze potrebbe stravolgere ancora una volta la classifica e se dovesse succedere lo Special One non vorrebbe farsi trovare impreparato. Anche perché, come ogni all-in, il rischio è quello di ritrovarsi senza niente in mano qualora fallisse.

La Roma, Mourinho e le strategie future

Più ponderate, in tutto, invece, sono le scelte societarie. Ecco perché nonostante i continui rumors di un possibile addio di Mourinho a fine stagione, dalla proprietà non fanno filtrare nulla. Né preoccupazione, né ottimismo. Ma la cronaca impone di raccontare come ieri a Trigoria siano passati a salutare lo Special One due componenti dello staff del suo entourage guidato da Jorge Mendes. Sul piatto il futuro dello stesso Mou che nel pomeriggio si è concesso anche un po’ di relax al Foro Italico per la partita di Djokovic. A chi gli ha chiesto se avesse preso una decisione sul prossimo anno ha risposto con una battuta («Il futuro è questa partita») riferendosi al match con il tennista serbo con il quale ha avuto modo anche di scambiare due chiacchiere e un abbraccio prima della partita. Qualche fila più sopra di lui, nel Centrale, c’era anche Edoardo Bove, eroe della serata d’Europa League e che da tempo ha intrapreso con la Roma un discorso legato al rinnovo. In chiusura, invece, la trattativa tra Smalling e il club giallorosso. Ieri è stato a Trigoria anche l’agente dell’inglese per una fumata bianca ormai sempre più vicina e che dovrebbe essere raggiunta con un biennale a poco meno di quanto oggi il centrale percepisce (circa 4 milioni). Titoli di coda per il vice di Mourinho, Salvatore Foti, squalificato per tre giornate dall’Uefa dopo la manata a Gimenez in occasione di Roma-Feyenoord disputata all’Olimpico. La Roma ha già annunciato che presenterà ricorso per ridurre una sanzione che non permetterebbe all’allenatore in seconda di tornare in panchina per un’eventuale finale di Europa League del 31 maggio.

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