L’Uefa è pronta a stangare Mourinho

Caos Roma dopo l’aggressione dei tifosi a Taylor. Severo anche il ministro Abodi: "Una sconfitta ingiusta non giustifica linguaggi inaccettabili”

ROMA - La Roma torna a lavoro, José Mourinho aspetta ancora un confronto con la società e intanto gli strascichi della finale persa in Europa League si fanno sentire. Perché se il dolore per aver perso mercoledì sera ai rigori è ancora scolpito sulla pelle della squadra, dall’altra il caso Taylor continua a far parlare di sé. E non tanto per la direzione di gara, ma per quanto successo dopo nella pancia della Puskas Arena con le accuse di José Mourinho che nel parcheggio dello stadio ungherese se l’è presa con tutti, compreso Rosetti. Un comportamento che non è piaciuto al ministro Abodi che ha sottolineato come “le sconfitte ingiuste non giustifichino linguaggi inaccettabili” e che ha fatto scattare l’indagine Uefa per “linguaggio offensivo nei confronti di un’ufficiale di gara”. Il nome del fischietto inglese non viene citato nel comunicato, ma non ci sono di certo dubbi su cosa stia indagando la commissione etica che prenderà i provvedimenti necessari “a tempo debito”. E il rischio per José Mourinho è quello di una maxi squalifica, visto il pugno duro dell’Uefa rispetto certi tipi di atteggiamenti. Al vaglio anche del procedimento disciplinare il comportamento “inappropriato” di entrambe le squadre e l’uso di materiale pirotecnico da parte delle due tifoserie. Questioni, quest’ultime, che finiscono in secondo piano dopo quanto successo anche in aeroporto, con Taylor e famiglia, insultati e aggrediti da un centinaio di tifosi romanisti di ritorno in Italia. La polizia di Budapest ha fatto sapere anche di aver provveduto all’arresto di un supporter giallorosso di 42 anni, mentre un secondo tifoso, inizialmente fermato, sarebbe stato poi rilasciato dopo l’interrogatorio. Atti che hanno portato l’Uefa, in una nota, a condannare “con veemenza il comportamento violento nei confronti del arbitro Anthony Taylor e della sua famiglia”. Poi ancora: “Tali azioni sono inaccettabili e minano lo spirito di fair play e rispetto che la UEFA sostiene”.

Futuro e Spezia

In questo trambusto la Roma proverà a studiare nella rifinitura di oggi la gara di domani contro lo Spezia, decisiva per provare a centrare almeno l’Europa League ed evitare di rimanere senza nemmeno l’impegno del giovedì il prossimo anno. Al d-day, tracciato invece da Mourinho per sedersi al tavolo e parlare del futuro con i Friedkin, manca sempre meno. Lunedì è vicino e per ora tutto tace nonostante la volontà di restare nella Capitale lo Special One l’abbia manifestata sia pubblicamente che privatamente perché nel discorso alla squadra dopo la finale di Budapest e qualche giorno prima a Mancini e Pellegrini aveva detto di voler rimanere. Con una piccola postilla, però, la richiesta di garanzie tecniche e societarie fatte non solo per lui, ma per una squadra che secondo lo Special One in questa stagione è andata oltre i propri limiti. E anche dopo il ko in Ungheria tutta la squadra è con Mourinho e aspetta chiarimenti prima che il tecnico parta per le vacanze. A quel punto, senza il confronto richiesto, riaccenderà il telefono anche per le chiamate in entrata di altri club interessati al portoghese come Real Madrid e Psg.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...