Rocchi: "Bravo Maresca, rigore Roma chiaro. Var? Obiettivo è non usarlo"

Il designatore arbitrale ha elogiato la direzione dell'arbitro di Napoli nel match vinto nel finale dai giallorossi grazie al contestato penalty che ha mandato lo Spezia allo spareggio

ROMA - Il rigore dell'Olimpico? Chiaro, giusto. Il Var? Da usare il meno possibile. Sono le dichiarazioni condensate del designatore arbitrale Gianluca Rocchi parlando a proposito di Roma-Spezia ed elogiando il lavoro svolto dall'arbitro Maresca: "Per noi è un rigore chiaro. L'arbitro è stato bravo a fischiare e a decidere dal campo, in una gara di una difficoltà estrema - spiega Rocchi nel corso della conferenza stampa di fine stagione - "Il difensore frana sul giocatore diretto in porta, poi la caduta fa certamente parte della valutazione. L'attaccante cade male perché viene tamponato da dietro. Sono contento della decisione". Il penalty trasformato al 92' da Paulo Dybala in occasione di Roma-Spezia ha consentito ai giallorossi di tornare in Europa League e ha condannato i liguri allo spareggio salvezza contro il Verona

Rocchi ed il Var: "Supporto importante"

ROcchi si è anche soffermato sull'importanza ed utilizzo del Var: "Noi vogliamo usare il Var quando serve. Lo vorremmo usare meno perché vuol dire che abbiamo lavorato meglio. L'obiettivo è che i ragazzi possano decidere senza bisogno del supporto video, che quando serve però va usato sempre. Non siamo contrari al Var, che ci ha migliorato la vita. Ma il nostro obiettivo è arrivare a non usarlo, perché vuol dire prendere in campo la decisione corretta - aggiunge - L'errore però si supera e si va avanti, non è la fine del mondo. Sulle comunicazioni abbiamo fatto un lavoro importante, asciugandole al massimo. Il miglioramento dei nostro Var a Lissone è dovuto alla creazione del gruppo VMO formato da 10 arbitri. Un obiettivo è arrivare ad avere VMO di ruolo, perché ormai sono percorsi diversi. I VMO pertanto saranno sicuramente in crescita, rispetto agli arbitri".

Razzismo, le parole di Pacifici e Rocchi

La piaga del razzismo continua a presenziare negli stadi, queste le parole del presidente dell'Aia Carlo Pacifici sul tema: "Le norme ci sono e vanno applicate rigorosamente, c'è un protocollo condiviso con il ministero dell'Interno, le forze dell'ordine, gli ispettori di Lega e la Procura federale. Per gli arbitri è difficile capire il contesto in campo, ma tutti dobbiamo impegnarci contro una piaga sociale come è quella del razzismo - aggiunge - In certe situazioni l'arbitro è rimasto solo a decidere. È nella prerogativa del presidente Federale considerare la situazione generale, ma nel provvedimento di grazia a Lukaku c'è scritto che la decisione di Massa era corretta". Sull'argomento razzismo anche Rocchi è intervenuto: "Chi è oggetto di insulti razzisti non può essere ammonito, ma nel caso di Lukaku l'arbitro era convinto di una cosa diversa".

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