Dybala avvisa la Roma: "Voglio vincere. Lasciare l'Italia è difficile ma..."

L'ex bianconero fa il punto sulla stagione con i giallorossi e sul proprio futuro, ricordando inoltre un episodio risalente alla Juve di Sarri
Dybala avvisa la Roma: "Voglio vincere. Lasciare l'Italia è difficile ma..."© AS Roma via Getty Images

"Io sono fatto così, penso e agisco in una frazione di secondo. A volte, quando sono nello spogliatoio prima di una partita, mi ritrovo a pensare a quali problemi potrebbero crearmi i difensori avversari. Ma quando sono in possesso della palla e sono circondato, ho soltanto uno o due secondi per prendere una decisione. Perciò devo essere veloce e spontaneo, altrimenti è dura". Paulo Dybala si racconta. In un'intervista rilasciata a The Athletic, l'ex bianconero fa il punto sulla stagione con la Roma - e il passaggio di consegne da Mourinho a De Rossi - il proprio futuro e l'esclusione dalla nazionale argentina per le amichevoli che precederanno la Copa America (che si disputerà negli Usa dal 20 giugno al 14 luglio 2024).

Dybala su De Rossi

"Tutto ciò che vedi è spontaneo, non c'è niente di programmato - ha dichiarato l'ex Juve - De Rossi adora l'Argentina, è ancora molto legato al Boca Juniors. Sono certo che un giorno vorrà tornare lì per allenare la squadra. Vediamo cosa accadrà in futuro. Gli auguro una carriera di successo come allenatore e che possa rimanere a lungo in Europa per vincere trofei, costruire grandi squadre e continuare a fare quello che sta facendo. Se lo merita".

"A nessuno piace arrivare sesti. Avevamo una squadra per fare meglio di così. Abbiamo giocato molto bene, ma non sono soddisfatto del posizionamento. Avremmo potuto fare di più. Infortuni? Nel corso della mia carriera ho sempre cercato di migliorarmi sia in campo che fuori. Ho cambiato molte persone nel mio staff tra cui personal trainer, nutrizionista e psicologo. Lo faccio per migliorarmi in campo e in allenamento, e infatti quest'anno mi sono sentito bene".

Dybala sul proprio futuro

"Voglio vincere. Sono stato fortunato da aver avuto l'occasione di vincere tutti i trofei - ha aggiunto Dybala - . A volte ho vinto e a volte ho perso. Il mio rimpianto è legato alle sconfitte nelle finali europee. Non ho mai vinto una Champions League oppure l'Europa League ma questo resterà il mio obiettivo. Voglio vincere tutto quello che posso con la Roma. Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta".

"Sono in Italia da quasi 12 anni e sto vivendo un momento incredibile. È difficile per me vedermi lontano dall'Italia perché sono diventato un uomo qui. L'Italia mi ha da tutto. Sarebbe difficile lasciare ma ovviamente c'è anche la curiosità di scoprire come potrei comportarmi in campionati importanti come la Liga e la Premier League". Dybala ha poi ricordato quando al tempo della Juve di Maurizio Sarri finì nel mirino di due club inglesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dybala: "Non volevo lasciare la Juve"

"Un'estate ricordo che ci fu un tentativo da parte del Manchester e del Tottenham ma più da parte dello United perché la Juventus voleva chiudere l'affare - ha ricordato il giocatore - . Era la stagione in cui la Juventus ingaggiò Maurizio Sarri, per cui parlai con lui per capire se mi volesse in squadra oppure no. Dopo quel confronto presi la decisione di rimanere. Non volevo andare via. Volevo rimanere perchè ero felice a Torino e quella fu la mia miglior stagione".

Dybala e la mancata convocazione in nazionale

"Penso di aver fatto delle cose ottime in queste stagione, ero fiducioso di essere convocato per cui per me è stato un duro colpo. Credo anche che sia difficile per gli allenatore dover scegliere. Rispetto la decisione del CT, ho un ottimo rapporto con lui e sicuramente ha preso la decisione per il bene della squadra", ha concluso Dybala.

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"Io sono fatto così, penso e agisco in una frazione di secondo. A volte, quando sono nello spogliatoio prima di una partita, mi ritrovo a pensare a quali problemi potrebbero crearmi i difensori avversari. Ma quando sono in possesso della palla e sono circondato, ho soltanto uno o due secondi per prendere una decisione. Perciò devo essere veloce e spontaneo, altrimenti è dura". Paulo Dybala si racconta. In un'intervista rilasciata a The Athletic, l'ex bianconero fa il punto sulla stagione con la Roma - e il passaggio di consegne da Mourinho a De Rossi - il proprio futuro e l'esclusione dalla nazionale argentina per le amichevoli che precederanno la Copa America (che si disputerà negli Usa dal 20 giugno al 14 luglio 2024).

Dybala su De Rossi

"Tutto ciò che vedi è spontaneo, non c'è niente di programmato - ha dichiarato l'ex Juve - De Rossi adora l'Argentina, è ancora molto legato al Boca Juniors. Sono certo che un giorno vorrà tornare lì per allenare la squadra. Vediamo cosa accadrà in futuro. Gli auguro una carriera di successo come allenatore e che possa rimanere a lungo in Europa per vincere trofei, costruire grandi squadre e continuare a fare quello che sta facendo. Se lo merita".

"A nessuno piace arrivare sesti. Avevamo una squadra per fare meglio di così. Abbiamo giocato molto bene, ma non sono soddisfatto del posizionamento. Avremmo potuto fare di più. Infortuni? Nel corso della mia carriera ho sempre cercato di migliorarmi sia in campo che fuori. Ho cambiato molte persone nel mio staff tra cui personal trainer, nutrizionista e psicologo. Lo faccio per migliorarmi in campo e in allenamento, e infatti quest'anno mi sono sentito bene".

Dybala sul proprio futuro

"Voglio vincere. Sono stato fortunato da aver avuto l'occasione di vincere tutti i trofei - ha aggiunto Dybala - . A volte ho vinto e a volte ho perso. Il mio rimpianto è legato alle sconfitte nelle finali europee. Non ho mai vinto una Champions League oppure l'Europa League ma questo resterà il mio obiettivo. Voglio vincere tutto quello che posso con la Roma. Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta".

"Sono in Italia da quasi 12 anni e sto vivendo un momento incredibile. È difficile per me vedermi lontano dall'Italia perché sono diventato un uomo qui. L'Italia mi ha da tutto. Sarebbe difficile lasciare ma ovviamente c'è anche la curiosità di scoprire come potrei comportarmi in campionati importanti come la Liga e la Premier League". Dybala ha poi ricordato quando al tempo della Juve di Maurizio Sarri finì nel mirino di due club inglesi.

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