ROMA - "Situazione emozionante, ricca di saliscendi. La sua scelta abbiamo visto che reazione ha provocato. L'entusiasmo ci sarebbe stato comunque e in lui ora vedono uno che ha preso una decisione in funzione dell'amore dei tifosi nei suoi confronti e della squadra. Queste decisioni sono anche frutto dell'amore che c'è in questa città. È una bella storia, non frequente nel mondo del calcio e i tifosi devono essere orgogliosi". Così Daniele De Rossi, tecnico giallorosso, in conferenza stampa torna sulla permanenza di Paulo Dybala dopo il dietrofront e il no all'offerta dell'Al-Qadsiah: "Se la permanenza di Dybala preclude l'arrivo di un altro esterno? Con Dybala e Soulé sotto la punta è un 4-3-2-1, il 4-3-3 come lo intendo io è diverso, con gente che gioca con i piedi sulla linea. Questa è una cosa che difficilmente possiamo chiedere a Paulo. Se giocherà è una cosa che sicuramente dobbiamo cambiare, anche a Matias dobbiamo chiedere di cambiare qualcosa ma possono giocare insieme, lo abbiamo sempre detto. I giocatori bravi giocano insieme, a volte ne giocherà uno, a volte nessuno dei due. Hanno grande talento, ma lo hanno anche gli altri. Magari a voi piacciono meno, c'è chi ha talento con la palla tra i piedi, chi senza palla, chi dà equilibrio. Di volta in volta sceglierò chi mandare in campo".
Sul mercato
"Abbiamo due esterni oltre a Paulo e Matias, Zalewski ed El Shaarawy, vedremo cosa succederà negli ultimi giorni. Abbiamo Joao Costa, un giocatore del futuro assicurato al 100%. Abbiamo Baldanzi che gioca un po' più dentro, lo sto vedendo molto bene da mezz'ala, continua a piacermi come gioca più dentro il campo. Vediamo cosa succederà, penso che non ci sia niente di diverso da quello che succede nelle altre squadre. E per comprare altri giocatori serve fare spazio sia numerico, a volte anche a livello economico, come successo alla Juve, che ha dovuto vendere Soulé per comprarne altri. Discorso che vale per tutti, dalla prossima settimana non vi dirò più vedremo perché non ci sarà più tempo e saremo più consapevoli di chi siamo. Il problema sta a monte, una gestione del calciomercato che imbastardisce le mie giornate, che rovina le mie giornate e le confonde. La prime settimane con il mercato aperto sono un casino, basterebbe farlo finire e mettersi d'accordo che può finire 2-3 settimane prima senza che cambi nulla. Nessuno sarebbe contrario, infastidisce tutti quanti", conclude De Rossi.